Bombe a New York, preso dopo una sparatoria l'uomo in fuga

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Si tratta di un 28enne di origini afgane. Si tratterebbe di un "lupo solitario". Il sindaco Di Blasio: "Non ci sono altri ricercati". Obama: “Non ci arrenderemo alla paura”

E' stato arrestato dopo una sparatoria a Linden, nel New Jersey, il 28enne di origini afgane Ahmad Rahami. Era ricercato per le esplosioni di sabato notte nella zona di Chelsea a Manhattan – che hanno provocato 29 feriti – e sembra essere legato anche altre bombe trovate a New York e nel New Jersey. Nel conflitto a fuoco che ha portato al suo arresto sono rimasti feriti anche due poliziotti (TUTTI I VIDEO).


Si tratterebbe di un lupo solitario
- Tutti gli episodi, le bombe di New York e del New Jersey - ha spiegato l'Fbi in una conferenza stampa - sarebbero collegati tra loro. E, a questo punto, sembrerebbero opera di un "lupo solitario". "Al momento non stiamo cercando nessun altro", assicura il sindaco Bill de Blasio. Il governatore dello stato di New YorK, Andrew Cuomo, aveva parlato di possibili legami col terrorismo internazionale. Ma al momento nulla trapela sul reale movente. La pista islamica è una di quelle su cui si indaga. Tra gli elementi emersi nelle ultime ore il fatto che Rahami si sarebbe recato più volte in Afghanistan. Ma per ora l'unica certezza sembra il fatto che abbia agito da solo. Mentre per ore si era temuto il piano di una vera e propria 'cellula del terrore'. Ma anche le cinque persone fermate nella notte ad un posto di blocco nei pressi del ponte di Verazzano (che collega Brooklyn a Staten Island) ed interrogate per ore dagli agenti dell'Fbi sono state alla fine rilasciate. Le indagini, comunque, sono ancora in corso, e fino a che non saranno del tutto concluse - sottolineano gli investigatori -  non si può escludere nulla.

 

Obama: “Non ci arrenderemo alla paura” - Sui fatti di New York e del New Jersey è intervenuto il presidente Usa Barack Obama: "Non ci sconfiggeranno mai – ha detto in un discorso alla nazione –. Come americani noi non ci arrenderemo mai alla paura". Il leader Usa non ha fornito i dettagli del sospettato arrestato quasi contemporaneamente al suo intevento, ma ha elogiato le forze dell'ordine e i servizi di emergenza e ha lodato i cittadini per aver rifiutato di cedere al terrore. "Il terrorismo e la violenza cercano di colpire le persone innocenti, ma anche di infondere la paura in tutti noi” (video).

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">“As Americans, we do not, and never will, give in to fear.” —<a href="https://twitter.com/POTUS">@POTUS</a> on the New York and New Jersey explosions <a href="https://t.co/AUUe1SnvXu">https://t.co/AUUe1SnvXu</a></p>&mdash; The White House (@WhiteHouse) <a href="https://twitter.com/WhiteHouse/status/777894296653410305">19 settembre 2016</a></blockquote>

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Le esplosioni tra Manhattan e il New Jersey - L'esplosione a Chelsea ha seguito quella in una zona nei pressi di Seaside Park in New Jersey. In quel caso nessuno è rimasto ferito. Intanto ad Elizabeth, New Jersey, dove stamani sono stati trovati altri cinque dispositivi esplosivi, l'Fbi ha eseguito delle perquisizioni. Un ordigno lasciato vicino alla stazione ferroviaria di Elizabeth è esploso stamani quando un robot degli artificieri ha tagliato un filo di uno dei dispositivi, lasciato in uno zaino in un bidone della spazzatura, vicino ad una stazione ferroviaria ed un bar. Nessuno è rimasto ferito.

 

Il luogo dell'esplosione

 

 

 

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