Poche ore dopo il suo viaggio in Messico il candidato repubblicano alla Casa Bianca è tornato ad attaccare sul tema immigrazione annunciando "deportazioni" per chi entra illegalmente negli States
"Costruiremo un grande muro lungo la frontiera meridionale e il Messico pagherà per la sua costruzione. Al 100%. Non lo sanno ancora, ma pagheranno per il muro". Donald Trump, a distanza di poche ore dall'intervento misurato nelle parole e nei toni a Città del Messico dopo l'incontro con il presidente messicano Enrique Pena Nieto, è salito sul palco a Phoenix, in Arizona, ed è tornato ad attaccare sul tema immigrazione.
Un muro impenetrabile - “Sarà un muro impenetrabile, alto, imponente e bello", con sensori di superficie e sotterranei e dotato di altre tecnologie" per fermare "i cartelli criminali", ha aggiunto Trump che poi ha assicurato la fine "del ciclo delle amnistie", comprese quelle decise da Barack Obama.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Mexico will pay for the wall!</p>— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) <a href="https://twitter.com/realDonaldTrump/status/771294347501461504">1 settembre 2016</a></blockquote>
<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Tolleranza zero coi clandestini - "Il nostro messaggio al mondo è il seguente: non si potrà ottenere uno status legale o diventare cittadini americani se si entra nel nostro paese da clandestini", ha avvertito. "Saranno cacciati dal mio primo giorno in carica. Chiamateli pure deportati, se volete", ha rincarato. Sarà creata una task force ad hoc per scovare i clandestini pericolosi, "quelli che hanno evaso le legge, proprio come ha fatto Hillary Clinton", è stato l'affondo. "Forse riusciranno a deportarla", ha scherzato.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Under a Trump administration, it's called <a href="https://twitter.com/hashtag/AmericaFirst?src=hash">#AmericaFirst</a>! <a href="https://twitter.com/hashtag/ImWithYou?src=hash">#ImWithYou</a><a href="https://t.co/QfHfCQg0Wa">https://t.co/QfHfCQg0Wa</a></p>— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) <a href="https://twitter.com/realDonaldTrump/status/771212757517557760">1 settembre 2016</a></blockquote>
<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>