Libia: arrestato Abu Nassim, il reclutatore di jihadisti in Italia

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Un'immagine di Abu Nassim diffusa dalle autorità tunisine

E' considerato uno dei capi dell’esercito dell’Isis nel paese libico. Era in fuga da Sirte, dove lo Stato Islamico ha colpito con un doppio attacco kamikaze provocando 10 morti

E' stato arrestato in Libia Moez Al-Fezzani, esponente dell'Isis, considerato uno dei capi dell'esercito del califfato in Libia e considerato dai servizi italiani un reclutatore di jihadisti nel nostro paese.

Catturato insieme ad altri 20 jihadisti - Ne dà notizia il giornale on line Libya Herald, secondo cui Al Fezzani, in fuga da Sirte, sarebbe stato catturato assieme ad altri 20 esponenti dell'Isis in una località tra le città di Rigdaleen e di Al-JMail, nell'ovest del paese. La cattura sarebbe opera delle forze di Zintani, alleate delle milizie del generale Khalifa Hafter.

Cercava di tornare in tunisia - Fezzani, cittadino tunisino noto anche come Abu Nassim, stava cercando di rientrare proprio in Tunisia assieme ai suoi uomini e la sua identità è stata scoperta dopo l'arresto. Sarebbe stato inviato nella località di Marj per ulteriori indagini. 

Era stato processato a Milano - Nei giorni scorsi il suo nome era stato trovato, insieme a dei documenti che svelerebbero i piani d'attacco dell'Isis, nel covo scoperto dai servizi segreti a Sirte. Già arrestato dagli americani, processato a Milano, assolto, espulso e tornato in Libia, sarebbe in collegamento anche con il gruppo che ha rapito i tecnici della Bonatti. 

La mappa del territorio in cui sarebbe stato fermato Abu Nassim
 


Attentato Isis a Sirte: 10 morti
- Intanto proprio a Sirte l'Isis ha colpito con due attentati, provocando dieci morti e venti feriti. Milizie fedeli al governo di Tripoli hanno inoltre reso noto l'uccisione di tre membri del gruppo jihadista nel quartiere numero 1 di Sirte, dove si stanno intensificando i combattimenti tra le milizie e i terroristi rimasti confinati in alcuni edifici del quartiere. Secondo quanto affermato dal portavoce delle forze fedeli al governo di Tripoli ha inoltre affermato che l'attacco sarebbe stato portato avanti da due donne kamikaze.

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