L’inquilino della Casa Bianca si è rivolto direttamente al partito repubblicano chiedendo come facciano ad appoggiarlo. E sui raid statunitensi a Sirte ha aggiunto: "Siamo intervenuti per aiutare a finire il lavoro"
"Donald Trump sta dimostrando di non essere adatto a fare il presidente degli Stati Uniti”. L’attacco frontale arriva direttamente da Barack Obama, presidente in carica, che nel corso di una conferenza stampa ha chiesto ai vertici del partito repubblicano perché stiano ancora con il tycoon. “E' impreparato e non ha neanche le conoscenze di base sulle questioni fondamentali", ha detto Obama. "Qui non si tratta di gaffe sporadiche, ma di una situazione che si ripete giorno dopo giorno".
Raid in Libia – Obama è poi tornato sulla questione libica. Gli Stati Uniti sono intervenuti su richiesta del governo di unità nazionale e dopo i “significativi progressi”, ha spiegato Obama. “E' nell'interesse della sicurezza nazionale e nella lotta all'Isis assicurarci'' che i libici “siano in grado di finire il lavoro” sottolineando che gli Stati Uniti stanno lavorando con ''loro per assicurarsi che l'Isis non abbia una roccaforte in Libia”.
Secondo Fox, Obama avrebbe autorizzato una missione di 30 giorni in Libia contro l'Isis. Da lunedì i raid compiuti sarebbero già almeno sette.
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Trump in difficoltà - Dopo l'attacco diretto di Obama Trump è sempre più sotto pressione. Il New York Times ha sostenuto - sulla base di alcuni documenti - che il tycoon sia stato esonerato dal servizio militare ben cinque volte, quattro per motivi di studio e una per motivi di salute. Esoneri che gli hanno evitato la guerra in Vietnam.
Il candidato repubblicano lunedì aveva attaccato la Clinton definendola “il diavolo” e durante un incontro elettorale a Columbus, ha dichiarato di temere brogli alle elezioni: "Ho paura che le elezioni saranno truccate” (VIDEO). Dopo l'attacco odierno Trump ha replicato che Obama e Clinton hanno "consegnato l'Iraq, la Libia e la Siria all'Isis: ci hanno umiliato all'estero e hanno tradito la nostra sicurezza. Hanno ripetutamente ammesso migranti che poi si sono rivelati implicati nel terrorismo".
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