Il presidente francese interviene sulle polemiche sul dispositivo di sicurezza messo in campo il 14 luglio a Nizza: “Cazeneuve ha tutta la mia fiducia”. Incriminati i 5 sospettati: aiutarono Bouhlel nell’attentato
Il presidente francese, Francois Hollande, ha annunciato l'intenzione di fornire mezzi di "artiglieria" all'Iraq per contrastare i terroristi dell'Isis. Inoltre, a "fine settembre" tornerà nella regione la portaerei Charles-de-Gaulle. "Questo permetterà di intensificare i raid con gli aerei da caccia Rafale sui gruppi terroristici in Siria e in Iraq". In una dichiarazione solenne al termine del quarto Consiglio di Difesa all’Eliseo da lui convocato dopo la strage di Nizza, il presidente francese è poi intervenuto sulle recenti polemiche sul dispositivo di sicurezza messo in campo dalle autorità francesi nella notte dell'attentato del 14 luglio. Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha "tutta la mia fiducia” ha detto Hollande assicurando che sarà fatta “piena chiarezza” sulla strage di Nizza.
12 feriti in stato critico - La strage a Nizza del 14 luglio, ha poi precisato Hollande, ha provocato vittime di diciotto differenti nazionalità.
Oltre alle 84 vittime, tra i 331 feriti in ospedale ne restano ricoverati ancora dodici che versano in condizioni "critiche", e dunque lottano "tra la vita e la morte". Anche se è stata la Francia a essere attaccata, l'obiettivo era il mondo intero". L'autore dell’attacco, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, si era ispirato ai dettami dello Stato Islamico, che ha poi rivendicato il massacro, e anche questo a parere di Hollande conferma come "la minaccia terroristica sia destinata a durare", e "non riguardi solo noi". Bouhlel, ha ribadito, "aveva pianificato il proprio gesto da settimane, e ha goduto di complicità".
15mila riservisti da fine luglio – Il presidente francese ha poi annunciato di aver "fatto appello alla riserva operativa della gendarmeria e della polizia, 15.000 uomini e donne saranno mobilitati, dalla fine di questo mese" per integrare il dispiegamento di sicurezza sul territorio nazionale. "Completeremo questi mezzi umani facendo appello ai riservisti dell'esercito, vale a dire a professionisti agguerriti che potranno anch'essi venire in aiuto", ha continuato il capo dello Stato nella dichiarazione che ha chiuso il quarto consiglio difesa da lui convocato dal massacro di Nizza.
Incriminati i cinque sospettati - Sono stati incriminati intanto i cinque sospettati in stato di fermo per la strage di Nizza. Per i magistrati i cinque sono stati in contatto con Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l'attentatore, e lo hanno aiutato a uccidere 84 persone. Per tre dei sospettati l'accusa è di "assassinio perpetrato da un gruppo con collegamenti terroristici", mentre altri due hanno "infranto la legge sulle armi in relazione alle attività di un gruppo terrorista". I cinque, dunque rimangono in carcere.
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