Brexit, giovani delusi: il 75% degli under 25 ha votato "Remain"

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Secondo i sondaggi realizzati nel giorno del voto la maggior parte degli elettori più giovani era per restare nella Ue. Ma secondo altri rilevamenti al stessa fascia di età è quella che si sarebbe recata meno alle urne

 

L'Europa unita sembra che fosse il sogno solo dei giovani britannici, cioè gli elettori tra i 18 e i 24 anni, che hanno per la maggior parte votato "remain" - o come dicono i media inglesi, per la "Bremain" (LO SPECIALE -  IL LIVEBLOG). Ad avere la meglio, però, sono stati gli ultra 65enni, soprattutto quelli delle zone più euroscettiche, scontenti di sentirsi parte di un'Europa che percepiscono estranea.

 

Identikit - A dirlo un sondaggio realizzato da YouGov nel giorno stesso del voto e che fatrnnr emergere una mappa sull'andamento del voto. In pratica, il 75% nella fascia d'età tra i 18 e i 24 anni avrebbe votato per il "remain" e il 25% per il "leave". In maggioranza contro la Brexit anche gli elettori tra i 25 e i 49 anni (il 56% contro il 44%). La percentuale scende sensibilmente, a favore del "leave" nella fascia d'età tra i 50 e i 64 anni (44% degli "in" contro il 56% degli "out", ed è ancora più marcata la differenza per la fascia d'età tra gli over 65 (il 51% ha votato per uscire dalla Ue, il 39% per restare). Dati confermati anche da un sondaggio effettuato da Lord Ashcroft che conferma a grandi linee la tendenza.

 

Bassa affluenza tra i giovani - Questi numeri vanno però visti alla luce di un altro sondaggio di Sky Data, secondo cui proprio gli elettori più giovani sarebbero quelli che avrebbero disertato di più le urne. Tra gli under 24 infatti solo il 36% sarebbe andato a votare al referendum, mentre sarebbe stato oltre l'80% degli over 55 a essersi recati alle urne.


<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">% who got through our final <a href="https://twitter.com/hashtag/EUref?src=hash">#EUref</a> poll turnout filter by age group:<br><br>18-24: 36%<br>25-34: 58%<br>35-44: 72%<br>45-54: 75%<br>55-64: 81%<br>65+: 83%</p>&mdash; Sky Data (@SkyData) <a href="https://twitter.com/SkyData/status/746700869656256512">25 giugno 2016</a></blockquote>
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La mappa del voto: 

IN a Londra, Irlanda del Nord e Scozia - Il "remain" ha trionfato soprattutto in Scozia (62%) e in Irlanda del Nord (55,8%) e anche a Londra dove solo periferie a est e a ovest hanno scelto il "leave" (il "remain" ha riportato complessivamente nella capitale il 59% delle preferenze con punte del 75% a Islington e del 69% a Kensington e Chelsea).

 

Nella circoscrizione di Jo Cox ha vinto il Leave - Facendo un'analisi a livello geografico, il "leave" ha vinto nello Yorkshire, nella circoscrizione di Jo Cox, la deputata laburista uccisa dieci giorni fa e ha trionfato nelle contee conservatrici e proprio nelle aree in cui i laburisti sono più forti. I "leave" sono stati predominanti anche nei vecchi distretti industriali e in particolare nelle Midlands.

 

Leave vince nelle zone con più legami con la Ue - Secondo un'analisi del Financial Times inoltre a votare per il Leave sarebbero state le regioni con più legami economici con l'Unione Europea. Incrociando infatti i dati elettorali con la quantità di Pil esportata verso l'Europa emerge che a volersene andare sono le zone, come il Lancashire, che hanno più interconnessioni con il continente.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Regions with the biggest votes for Leave are also the most economically dependent on the EU <a href="https://t.co/aYgT5n22Cp">https://t.co/aYgT5n22Cp</a> <a href="https://t.co/tyifWiSAXC">pic.twitter.com/tyifWiSAXC</a></p>&mdash; Financial Times (@FT) <a href="https://twitter.com/FT/status/746681886131486720">25 giugno 2016</a></blockquote>
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