Terrorismo, blitz a Bruxelles: volevano colpire durante Belgio-Irlanda

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L'operazione è scattata dopo un'intercettazione telefonica in cui si parlava di "attacco imminente". Delle 12 persone fermate 9 sono state rilasciate

I terroristi tornano a spaventare Bruxelles, ma stavolta la cellula dell'Isis che "verosimilmente" voleva colpire i tifosi incollati ai maxischermi durante la partita Belgio-Irlanda viene fermata prima che potesse portare a termine quell'"attacco imminente" che ha fatto scattare il blitz antiterrorismo.

Dodici fermi, 150 perquisizioni e oltre 40 interrogati, hanno permesso alla polizia di sventare un nuovo piano di morte che voleva colpire la “fan zone” di Bruxelles proprio nel pomeriggio di sabato, durante la partita della nazionale. In serata il giudice ha confermato tre arresti, accusandoli di tentato omicidio terrorista, mentre gli altri sono stati rilasciati dopo gli interrogatori.

L'allerta resta elevata e il Governo belga ha deciso di prendere misure di sicurezza straordinarie, soprattutto per proteggere i luoghi affollati dove i tifosi seguono le partite.

Nel mirino la partita Belgio-Irlanda
 - L'operazione antiterrorismo sarebbe scattata dopo un'intercettazione telefonica in cui si parlava di "attacco imminente". La procura ha fatto sapere che "non sono state trovate né armi né esplosivi", ma "gli elementi raccolti nel quadro dell'indagine necessitavano di un intervento immediato". 

Tra gli arrestati un complice degli attentati - Secondo fonti investigative, tra i fermati ci sarebbe anche uno dei complici degli attentatori che colpirono il 22 marzo scorso l'aeroporto Zaventem di Bruxelles e poi la metro della capitale belga. 

Pacco sospetto a Bordeaux - Intanto, proprio fuori dallo stadio di Bordeaux, che ha ospitato il match Belgio-Irlanda, qualche minuto prima del fischio d'inizio le forze dell'ordine francesi hanno trovato un pacco sospetto. Si è saputo poi che si trattava di uno zainetto con all'interno sei fumogeni.

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