Durissimo attacco del tycoon newyorkese per la questione delle mail private dell'ex segretario di Stato. Scontri a San Josè tra sostenitori e contestatori del candidato repubblicano
"Hillary Clinton deve andare in galera". E' durissimo l'affondo di Donald Trump contro la candidata democratica alle presidenziali americane per la vicenda dell'utilizzo del suo server privato per mandare le mail mentre era segretario di Stato. "Gente, in tutta onestà, lei è maledettamente colpevole", ha detto il magnate repubblicano, parlando a San Jose, in California, stato nel quale il 7 giugno si terranno le primarie democratiche e del Gop.
Hillary: "Errore storico eleggere Donald Trump" - L'attacco del tycoon arriva dopo il duro intervento della sua probabile avversaria, secondo cui eleggere il miliardario "nostro commander in chief sarebbe un errore storico". Lui, dice la senatrice di New York, è un pericolo per la sicurezza dell'America e del mondo, con quelle sue idee "pericolosamente incoerenti".
Disordini al comizio di Trump - Alla fine del discorso di Trump ci sono stati disordini: un gruppo di contestatori ha lanciato uova e spintonato alcuni sostenitori del candidato in pectore del partito Repubblicano. La polizia ha evitato che la situazione degenerasse. Il sindaco di San Jose Sam Liccardo, sostenitore di Hillary Clinton, ha definito "irresponsabile il comportamento di Trump nella campagna elettorale", tra le altre cose per essere venuto in città dopo le sue prese di posizione contro i messicani.