Allarme 007 Usa: candidati Casa Bianca spiati da governi stranieri

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Il capo dell'intelligence americana, James Clapper avverte che esiste il rischio di attacchi informatici sia per i repubblicani che per i democratici. Già nel 2008 e nel 2012 c'erano state minacce simili

Hacker al servizio di governi stranieri starebbero spiando i candidati in corsa per la Casa Bianca. "Abbiamo indicazioni in questo senso", ha avvertito il direttore della National Intelligence americana, James Clapper, durante un evento sulla sicurezza informatica  nel Bipartisan Policy Center di Washington.  Il messaggio è poco rassicurante, visto che viene da colui che, dalla Cia alla Nsa, coordina il lavoro di tutte le agenzie di intelligence federali

Lo spionaggio informatico ha caratterizzato anche le due precedenti tornate elettorali presidenziali, nel 2008 e nel 2012. Clapper, spiegando di essere al lavoro con gli organizzatori delle campagne elettorali, ha detto che nessun candidato può sentirsi al sicuro. Clapper non specifica chi degli attuali concorrenti alla presidenza sia stato gia' preso di mira, ne' l'origine della minaccia. Ma i sospetti portano sempre agli stessi Paesi, quelli con cui da anni gli Stati Uniti sono impegnati in une vera e propria 'cyberguerra': Cina, Russia, Iran, Corea del Nord.

Il capo dell'intelligence Usa ha comunque assicurato come sia gli investigatori dell'Fbi sia quelli del Homeland Security siano già al lavoro per limitare al massimo le minacce, destinate - ha ripetuto - a intensificarsi nelle prossime settimane. Si cerca soprattutto di capire se i pirati in azione stiano tentando di carpire elementi riguardanti l'economia e la sicurezza nazionale. Sia Donald Trump che Hillary Clinton, infatti, sono in una fase in cui stanno mettendo a punto le loro agende presidenziali, e continui sono gli scambi con i vertici delle agenzie di intelligence, con esperti di massimo livello e anche con i leader alleati.

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