Francesco si rivolge alle autorità europee, durante la cerimonia di conferimento del premio internazionale Carlo Magno
"I progetti dei Padri fondatori, araldi della pace e profeti dell'avvenire, non sono superati: ispirano, oggi più che mai, a costruire ponti e abbattere muri". Lo ha detto papa Francesco, rivolgendosi alle autorità europee, durante la cerimonia di conferimento del premio internazionale Carlo Magno.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">At the Vatican with <a href="https://twitter.com/hashtag/Pope?src=hash">#Pope</a> Francis about to receive <a href="https://twitter.com/hashtag/CharlemagnePrize?src=hash">#CharlemagnePrize</a> for his message of <a href="https://twitter.com/hashtag/peace?src=hash">#peace</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/solidarity?src=hash">#solidarity</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/freedom?src=hash">#freedom</a> <a href="https://t.co/Gp682dw0eU">pic.twitter.com/Gp682dw0eU</a></p>— Donald Tusk (@eucopresident) <a href="https://twitter.com/eucopresident/status/728509454459801602">6 maggio 2016</a></blockquote>
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Per il pontefice "'Europa è come una nonna, vecchia e sterile". E aggiunge: "Sogno un'Europa giovane, capace di essere ancora madre. Che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un'Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l'essere umano".