Il tycoon trionfa alle primarie repubblicane e si aggiudica il 60% dei voti. Per i democratici l'ex first lady stacca Sanders
Notte da record per Donald Trump e Hillary Clinton alle primarie di New York dove hanno stracciato i rivali (LO SPECIALE USA 2016). Due trionfi tanto annunciati quanto decisivi nella conta per l'incoronazione del partito. L'ex Segretario di Stato si è aggiudicato circa il 58% dei voti democratici dell'Empire State contro il 42% di Bernie Sanders, rendendo quasi incolmabile lo stacco verso il magico numero dei 2.383 delegati necessari per la nomination. Il tycoon newyorchese si è aggiudicato circa il 60% dei voti Gop, seguito da John Kasich, con il 22%, e da Ted Cruz con appena il 15%. New York gli tributerà probabilmente quasi tutti i 95 delegati repubblicani in palio, accelerando la sua corsa verso il traguardo dei 1.237 delegati.
"Grazie New York, ancora una volta avete dimostrato che nessun posto è come casa", ha dichiarato l'ex first lady che considera la Grande Mela sua città elettiva. Poi è tornata ad attaccare "gente come Trump e Cruz che spingono verso un'America divisa e francamente pericolosa".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Donald Trump & Ted Cruz are pushing a vision for America that's divisive & dangerous.<br><br>We should be lifting people up—not tearing them down.</p>— Hillary Clinton (@HillaryClinton) <a href="https://twitter.com/HillaryClinton/status/722613998349381637">20 aprile 2016</a></blockquote>
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"E' impossibile raggiungerci. Nessuno dovrebbe prendersi delegati e dichiarare vittoria a meno che non se li sia aggiudicati con voti e votanti ma è quello che succederà", ha attaccato il miliardario Usa, alimentando la polemica con l'establishment repubblicano che gli rema contro e sostiene Cruz. Il suo discorso, complice forse il "rimpasto" dello staff, è stato inusualmente breve e poco folkloristico. Donald Trump ha vinto in tutti i distretti elettorali di New York tranne che nel 12esimo, che comprende parti di Brooklyn, dei Queens e della zona est di Manhattan, anche la zona della Fifth Avenue dove si trova la Trump Tower, dove il miliardario vive e dove si trova il quartier generale della Trump Organization.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Thank you New York! I love you!<a href="https://twitter.com/hashtag/MakeAmericaGreatAgain?src=hash">#MakeAmericaGreatAgain</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Trump2016?src=hash">#Trump2016</a> <a href="https://t.co/T1J0aUwMXl">pic.twitter.com/T1J0aUwMXl</a></p>— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) <a href="https://twitter.com/realDonaldTrump/status/722592772096724997">20 aprile 2016</a></blockquote>
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E se per proiettare la vittoria della Clinton a New York ci sono voluti 39 minuti dalla chiusura dei seggi, il trionfo di Trump è stato decretato all'unanimità dopo pochi secondi. "Si vede la vittoria", ha assicurato Hillary, e non a torto considerando che alle prossime primarie viene data in "confortevole vantaggio" sia in Pennsylvania e sia on Maryland. In pole position anche Trump.