Terrorismo: capelli lunghi e barba incolta, ecco Salah in carcere

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Il quotidiano fiammingo Het Nieuwsblao pubblica la prima foto della mente degli attentati di Parigi nel penitenziario di Bruges. Nuova operazione in Belgio: fermate tre persone. Juncker ricorda le vittime e cita l’italiana Patricia Rizzo

Capelli lunghi e barba incolta. Il quotidiano fiammingo Het Nieuwsblao ha pubblicato la prima foto di Salah Abdeslam nella prigione di alta sicurezza di Bruges. L'uomo considerato il 'cervello' logistico degli attentati di Parigi (IL FOTORACCONTO) è stato arrestato il 18 marzo dalle forze dell'ordine belghe a Molenbeek. Una fonte anonima ha anche raccontato al quotidiano che "una guardia carceraria verifica la sua cella otto volte all'ora e la luce è accesa.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="nl" dir="ltr">Abdeslam in de gevangenis: donkere wallen én baard <a href="https://t.co/78r6NehkyM">https://t.co/78r6NehkyM</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/nieuwsblad?src=hash">#nieuwsblad</a> <a href="https://t.co/7MJVFQvUvJ">pic.twitter.com/7MJVFQvUvJ</a>&mdash; Het Nieuwsblad (@Nieuwsblad_be) <a href="https://twitter.com/Nieuwsblad_be/status/719708564026052609">12 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

Carcere apre inchiesta - Non è chiaro, però, come la foto del terrorista sia arrivata alla stampa. Per questo motivo, il carcere di Bruges ha aperto un’indagine interna; se dovesse emergere che lo scatto è stato diffuso da un dipendente “ovviamente rischierebbe il licenziamento” avverte la portavoce dell' amministrazione penitenziaria Kathleen Van De Vijver.

 

 

Juncker: Stati lavorino insieme -  Un richiamo alla collaborazione tra Stati per la lotta al terrorismo arriva intanto dalla Commissione Ue. "E' tempo di passare dalle parole ai fatti: serve una vera unione sulla sicurezza. La frammentazione ci rende tutti vulnerabili. Contro il terrorismo è necessario cooperare e condividere informazioni tra Stati" dice Jean Claude Juncker, parlando in Plenaria, la prima volta dopo le stragi di Bruxelles.

Si difende poi dalle accuse, "se fallimento c'è stato, è stato un fallimento collettivo” dice, e precisa: “Nessuno può permettersi di dare lezioni a nessuno, tantomeno il Belgio, così duramente colpito". Infine, si commuove ricordando le vittime e rivolge un pensiero a Patricia Rizzo “una donna italiana, intelligente e radiosa".

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="fr" dir="ltr">Au Parlement européen, le président <a href="https://twitter.com/JunckerEU">@JunckerEU</a> rend hommage aux victimes des attentats de Bruxelles. Vidéo: <a href="https://t.co/mJyDOdIK8L">https://t.co/mJyDOdIK8L</a>&mdash; European Commission (@EU_Commission) <a href="https://twitter.com/EU_Commission/status/719881836839632897">12 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

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