Regeni, alta tensione con l'Egitto. L'ambasciatore rientra in Italia

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La procura di Roma prepara una nuova rogatoria su tabulati telefonici e video che i colleghi egiziani rifiutano di consegnare. Il Cairo esprime "irritazione"

Si acuisce la crisi diplomatica tra Italia ed Egitto sul caso Regeni. L'ambasciatore italiano, Maurizio Massari, ha lasciato il Cairo ed è rientrato in Italia, dove è stato richiamato per consultazioni dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in seguito agli sviluppi delle indagini sulla morte del ragazzo italiano, torturato e ucciso in Egitto. 


La Procura di Roma la prossima settimana inoltrerà una nuova rogatoria internazionale nella quale saranno riformulate alle autorità egiziane le richieste di acquisizione dei tabulati telefonici di una decina di persone e dei video delle zone frequentate da Giulio Regeni, che finora le autorità egiziane si sono rifiutate di consegnare. Ieri sera il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha espresso la propria "irritazione" in una telefonata con Gentiloni "per l'orientamento politico che l'Italia comincia a prendere nel trattare il dossier". "Non daremo mai i tabulati - ha detto il ministro egiziano – è una questione di diritti umani".

 

Gentiloni, da parte sua, aveva fatto sapere che il richiamo dell'ambasciatore è solo il primo passo e che la Farnesina è pronta a prendere altre misure.

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