Rilasciato Cheffou: nessuna prova che fosse "l’uomo col cappello"

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L a Procura belga: non vi erano elementi sufficienti per il prolungamento del fermo. Il giornalista resta comunque indagato ed incriminato per terrorismo

Prove "insufficienti" contro Faisal Cheffou, il giornalista freelance (VIDEO): la caccia all'uomo col cappello riparte. La procura è convinta che non sia lui il terzo uomo del commando omicida immortalato dalle telecamere di Zaventem il 22 marzo e lo ha rimesso in libertà, sebbene restino a suo carico i pesanti capi d'accusa che gli erano stati contestati, a partire da quello di strage terrorista. 

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Rilasciato a <a href="https://twitter.com/hashtag/Bruxelles?src=hash">#Bruxelles</a> Faycal Cheffou. Non era l&#39;uomo col cappello. Gli aggiornamenti: <a href="https://t.co/zECBtDaGRs">https://t.co/zECBtDaGRs</a> <a href="https://t.co/Nm4SYLnox4">pic.twitter.com/Nm4SYLnox4</a>&mdash; Sky TG24 (@SkyTG24) <a href="https://twitter.com/SkyTG24/status/714502665372352513">28 marzo 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

L'allarme inascoltato - Il nuovo 'errore' degli inquirenti belgi si aggiunge ad un'altra accusa, stavolta dalla Grecia. Atene inviò a Bruxelles già a gennaio 2015 le prove che Abaaoud, la 'mente' di Parigi, aveva messo gli occhi anche sul principale aeroporto belga, perché nella sua casa ateniese erano state trovate mappe e disegni dello scalo. Un avvertimento, a quanto pare, rimasto lettera morta. Mentre si aggrava il bilancio delle vittime degli attentati, salito a 35 - ma in ospedale ci sono ancora 96 feriti, di cui 55 in terapia intensiva - l'inchiesta prosegue dunque con poco successo. 

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Four patients deceased in hospital. Medical teams did all possible. Total victims: 35. Courage to all the families. <a href="https://twitter.com/hashtag/BrusselsAttacks?src=hash">#BrusselsAttacks</a>&mdash; Communicatie (@Maggie_DeBlock) <a href="https://twitter.com/Maggie_DeBlock/status/714379913093062656">28 marzo 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

Procura: altri tre arresti - Il 'terzo uomo' di Zaventem sarebbe quindi ancora in fuga, così come l'accompagnatore del kamikaze di Maelbeek, di cui non sono state diffuse immagini ma che è stato visto nei filmati delle telecamere a circuito chiuso con un grande zaino sulle spalle mentre parlava con Khalid El Bakraoui poco prima che questi entrasse nel vagone della metro dove si è fatto esplodere. 

Sul fronte delle indagini la procura belga ha confermato gli arresti per altri tre terroristi che sarebbero coinvolti negli attentati. Si tratta di Yassine A., Mohamed B. e Aboubaker O., arrestati nei raid di giovedì scorso a Bruxelles e ad Anversa. Un quarto sospetto è stato interrogato e poi rilasciato. 

 

Uomo arrestato a Salerno: "Non sono un terrorista" - Intanto, l'algerino Djamal Eddine Ouali, arrestato sabato scorso alla polizia a Bellizzi (Salerno) in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura belga respinge ogni addebito: "Non sono un terrorista, non so nulla di terrorismo e neppure di documenti falsi", ha ripetuto a chi ha potuto avvicinarlo nel carcere salernitano.

 

Fonti Sky TG24: uno dei kamikaze è stato in Italia nel 2015

 

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