Morte Regeni, Egitto: la pista della banda criminale non è l'unica

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In occasione dell'incontro del 5 aprile tra la polizia di Roma e quella del Cairo, le autorità egiziane assicurano che consegneranno tutta la documentazione richiesta dagli inquirenti italiani 

Quella della banda criminale che sequestrava e rapinava al Cairo gli stranieri, tra cui il 28enne ricercatore di origine friulana Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio scorso e ritrovato senza vita nella capitale egiziana il 3 febbraio, "non è l'unica pista seguita dalle autorità giudiziarie egiziane". E' quanto avrebbe spiegato il procuratore generale della Repubblica araba d'Egitto, Ahmed Nabil Sadek, al capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone, nel corso di una telefonata.

 

 

 

Egitto: il 5 aprile daremo atti richiesti da Italia - In occasione dell'incontro del 5 aprile prossimo tra la polizia italiana e quella egiziana, il procuratore de Il Cairo assicura che sarà trasmessa tutta la documentazione richiesta più volte dall'Italia e anche quella successivamente raccolta in Egitto dopo tale richiesta.

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