Sky News, pentito dell'Isis consegna lista di 22mila jihadisti

Mondo

Un ex affiliato dell'organizzazione ha consegnato all'emittente una chiave Usb con i dati personali di presunti terroristi di oltre 50 paesi. Tra gli aspiranti kamikaze ci sono anche due uomini passati per l'Italia

Un archivio con 22.000 nomi e dati personali di altrettanti jihadisti: spunta anche un 'pentito' nelle file dell'Isis, che ha consegnato alla redazione di Sky News un elenco dettagliato di presunti terroristi del 'califfo' al-Baghdadi, originari di 51 Paesi. Secondo l'Anticrimine tedesco la lista sarebbe "autentica".

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">The 23-part Islamic State registration forms that identify 22,000 jihadis <a href="https://twitter.com/hashtag/ISfiles?src=hash">#ISfiles</a> <a href="https://t.co/CNE488Dft1">https://t.co/CNE488Dft1</a> <a href="https://t.co/3os7OzKhdI">pic.twitter.com/3os7OzKhdI</a>&mdash; Sky News (@SkyNews) <a href="https://twitter.com/SkyNews/status/707839632571043840">10 Marzo 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

22mila nomi - Tra i nomi nella lista compaiono anche personaggi già noti. Come quello di Abdel Bary, rapper 26enne di Londra salito agli 'orrori' della cronaca nel 2013 per essersi unito all'Isis dopo una serie di viaggi semiclandestini fra Libia, Egitto e Turchia. O ancora quello di Junaid Hussain, 21enne hacker di Birmingham additato in passato quale responsabile del servizio informazioni e reclutamento dello Stato islamico in Siria.

Recapitati su chiavetta usb - L’elenco è stato recapitato memorizzato su una chiavetta usb. Si tratterebbe di 'formulari' compilati burocraticamente dagli aspiranti jihadisti al momento dell'adesione alle schiere dello Stato Islamico. 

Nella lista dei kamikaze due uomini passati per l'Italia - Tra gli aspiranti kamikaze presenti nella lista, i jihadisti che avevano scelto tra le varie opzioni "attentatore suicidica", ci sarebbero anche due uomini che hanno vissuto in Italia. Uno di loro, nato nel 1992,  è un marocchino il cui nome di  battaglia è 'Abu Rawaha al-Itali', cioè 'l'italiano', vissuto a  Brescia. Dovrebbe trattarsi di Anas El Abboubi, il cui nome è finito in un'inchiesta italiana del 2015 sul reclutamento di jihadisti nel bresciano e che al momento dovrebbe trovarsi in Siria. Un altro aspirante "martire", 39enne di nazionalità tunisina e  identificato con l'alias "Abu Ishaq al-Tunisi" ha dichiarato di aver vissuto in cinque paesi, tra cui l'Italia.

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]