Il Pontefice durante l’udienza generale ha rivolto un nuovo appello per l'emergenza profughi. E sulla Chiesa in generale: "Non ha bisogno di soldi sporchi, bisogna avvicinarsi a Dio con mani purificate"
"Cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso: rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova, pensate ai tanti profughi che sbarcano in Europa e non sanno dove andare". Lo ha detto Papa Francesco in udienza generale, commentando il profeta Isaia che descrive la richiesta di giustizia di Dio. Se si compiono le opere di misericordia, tra cui il soccorso ai profughi, allora, ha spiegato il Pontefice, "i peccati diventeranno bianchi come la neve". Le parole di Francesco arrivano nei giorni delle polemiche e delle tensioni nei campi profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, e di Calais, in Francia.
"La Chiesa non vuole i soldi sporchi" - Francesco ha anche affrontato un altro tema durante l'udienza generale: "Il Popolo di Dio, cioè la Chiesa, non ha bisogno di soldi sporchi", se viene qualche "benefattore" con "offerta frutto del sangue di gente sfruttata, maltrattata, schiavizzata, con il lavoro mal pagato, io dirò a questa gente, 'per favore portati indietro il tuo assegno, brucialo'". "E' necessario - ha aggiunto - avvicinarsi a Dio con mani purificate evitando il male e praticando il bene e la giustizia".