Migranti, sì a missione della Nato nell'Egeo

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Annuncio del segretario della Difesa Usa, Carter. L'operazione militare sarà condotta da Grecia, Turchia e Germania e avrà l'obiettivo di smantellare la rete di trafficanti che "sfrutta" i rifugiati. Mattarella: non basta "deviare il traffico". La Germania, intanto, proroga di 3 mesi i controlli alle frontiere. Iniziato in Turchia il processo per il naufragio in cui morì il piccolo Aylan

La Nato ha detto sì a una missione nel mar Egeo che avrà l’obiettivo di smantellare la rete di trafficanti che "sfrutta" i migranti ed i rifugiati. L’annuncio è stato dato dal segretario della Difesa Usa, Ash Carter. L'operazione militare sarà condotta da Grecia, Turchia e Germania. Carter ha parlato anche di un “aumento della sorveglianza dell’Alleanza lungo la frontiera tra Turchia e Siria” e ha auspicato un rafforzamento della coalizione anti Isis (con la richiesta agli alleati di accelerare i tempi e la partecipazione, a vario titolo, alla guerra).

“Passare velocemente all’azione” - Le ondate di migranti, ha spiegato Carter, “sono operazioni di contrabbando organizzato e prenderle di mira è il miglior modo per ottenere il più grande impatto positivo sulla dimensione umanitaria" della crisi. È importante, ha aggiunto, “passare velocemente all'azione” perché “ci sono vite in gioco". I mezzi della missione, in base all'accordo, riporteranno i migranti salvati sulle coste della Turchia.
Proprio in Turchia, è iniziato il processo per il naufragio nell'Egeo in cui morì il piccolo Aylan: i due presunti scafisti siriani imputati, per i quali la procura ha chiesto 35 anni ciascuno, si sono dichiarati innocenti, accusando il padre del bimbo di aver organizzato il viaggio e guidato il barcone poi affondato (nel naufragio erano morti anche il fratellino di Aylan, Galip, la madre Rehan e altre due persone).

Cooperazione con Frontex - La missione della Nato, ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg, coopererà con Frontex: saranno “stabiliti legami diretti con l'Unione europea" e "molti paesi" hanno già offerto mezzi per rafforzare la missione, il cui "scopo non è quello di fermare o rimandare indietro i barconi dei migranti". “Speriamo che la missione porti a salvare vite e a rafforzare i controlli delle frontiere", ha dichiarato il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, dando il benvenuto all’operazione Nato.

Mattarella: non basta “deviare il traffico” - Sulla questione migranti è intervenuto anche, dagli Stati Uniti, il presidente italiano, Sergio Mattarella. “Le risposte basate su non lungimiranti considerazioni di mera politica interna, i muri e i fili spinati eretti per proteggersi e ‘deviare il traffico’, non ci metteranno in condizione di gestire un fatto di dimensioni epocali, non destinato ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno", ha ammonito.

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Il governo tedesco, intanto, ha fatto sapere che intende prorogare di tre mesi i controlli alle frontiere. La misura era stata adottata a metà settembre e, stando al comunicato del ministero dell’Interno, durerà almeno fino al 13 maggio.

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