Il governo di Stoccolma si prepara a rimpatriare migliaia di persone le cui richieste sono state respinte. Nel 2015 è stato accettato solo il 45% delle richieste. Barcone affonda al largo delle coste elleniche: almeno 24 morti, 18 sono bambini
La Svezia vuole espellere tra le 60 e le 80mila persone a cui ha negato la richiesta di asilo. Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Anders Ygmen. La cifra significa la metà dei 163mila richiedenti asilo nel 2015 nel Paese, il numero più alto procapite in Europa.
Affonda barcone in Grecia - Intanto, nuova tragedia nell'Egeo davanti alle coste greche, dove il naufragio di un barcone carico di migranti ha causato la morte di almeno 24 persone, 18 sarebbero bambini.
Accettate solo la metà delle richieste asilo - Delle circa 58.800 richieste di asilo valutate lo scorso anno in Sveia, solo il 55% è stato accettato. Considerato l'enorme numero di migranti respinti, il ministro Anders Ygmenil ha detto che il governo utilizzerà voli charter per riportarli a casa nell'arco di vari anni. "Stiamo parlando di 60mila persone, ha spiegato, ma il numero potrebbe salire a 80 mila".
Grecia sulla graticola - In queste stesse ore, intanto, la Macedonia ha deciso di chiudere le frontiere con la Grecia. Provocando così il blocco di 2600 migranti sul territorio ellenico. Nuova crisi da gestire, dunque, per Atene che si trova già a gestire i rimproveri della Ue per le "serie carenze" nei controlli alle frontiere esterne. Dopo la crisi economico-finanziaria dell'estate, il governo ellenico torna sotto accusa, questa volta per i flussi record di migranti che bussano alle porte dell'Unione attraverso i suoi confini. La Commissione Ue ha discusso una valutazione, sulla base di ispezioni a sorpresa condotte a novembre, in cui si certifica come Atene stia "seriamente trascurando i suoi obblighi", mettendo a rischio la tenuta del sistema Schengen.