Isis, in un video le minacce degli attentatori morti a Parigi

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In un filmato diffuso dal Califfato si vedono i terroristi responsabili degli attacchi del 13 novembre lanciare messaggi contro l'Occidente. Abdelhamid Abaaoud afferma: "Non smetteremo mai di combattervi". Le riprese effettuate in Iraq e Siria

Come in un incubo ricompaiono gli autori degli attacchi di Parigi del novembre scorso. Come dei fantasmi. In un video svelato da Site, girato prima degli attentati nella capitale francese costati la vita a 130 persone, invitano a colpire ovunque in Occidente, spronando i "lupi solitari" ad entrare in azione. E minacciando in particolare Londra e il governo Cameron, rei di aver dato l'ok ai raid aerei contro l'Isis.

Nel video anche Abaaoud, la mente delle stragi
- Nelle immagini c'è anche Abdelhamid Abaaoud, ritenuto il cervello degli attentati nella capitale francese, morto pochi giorni dopo il 13 novembre durante l'irruzione della polizia in un appartamento di Saint-Denis. Davanti alla telecamera promette: "Non smetteremo mai di combattervi, nei viaggi turistici, in quelli di lavoro o mentre state dormendo nelle vostre case". A diffondere il video - spiega Site - è stato al Hayat, media arabo considerato vicino allo Stato islamico. I membri del commando che la sera del 13 novembre hanno seminato il terrore nel cuore della capitale francese (fotovideo), tra lo Stade de France e il teatro Bataclan, uccidendo 130 persone, vengono ripresi quasi tutti in Iraq e in Siria. A dimostrazione di come abbiano fatto la loro esperienza nei campi di addestramento dell'Isis. Molti di loro si sono fatti esplodere la sera stessa degli attacchi.

Si vedono gli attentatori uccidere degli ostaggi - Quattro vengono mostrati nel video propagandistico mentre decapitano alcuni prigionieri nelle mani dei jihadisti. Uno mentre uccide un altro ostaggio sparandogli. La scena delle decapitazioni è terribile - racconta Rita Katz, direttrice di Site - spiegando come all'inizio le immagini si fermano, come si volesse evitare di riprendere la parte più cruenta della scena. Poi, come se il nastro fosse riavvolto, si mostrano le esecuzioni nella loro interezza. Immagini crudeli, che mostrano la spietatezza dei militanti che di fronte a tanto orrore trovano anche il modo per inveire verso le telecamere a mo' di scherno. Nel corso del video anche un attacco ad alcuni dei social media più famosi, come Twitter. L'accusa che i militanti del califfo al Baghdadi da tempo muovono alla Silicon Valley è quella di lavorare con l'amministrazione Obama per spegnere la voce dei jihadisti sul web.

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