Virus Zika, la scorsa primavera 4 casi in Italia: tutti guariti

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Le zanzare responsabili della trasmissione del virus - Foto: Getty

La malattia negli adulti presenta sintomi simil-influenzali, ma colpisce i feti e può provocare deformità encefaliche nei neonati. Per ora è diffuso in 22 paesi, soprattutto in America Latina. Ora tre contagiati sono stati registrati in Gran Bretagna dall'inizio dell'anno. Nel 2015 quattro italiani di ritorno dal Brasile risultarono colpiti, ma ora stanno bene

Il virus Zika, quasi innocuo per gli adulti, ma che genera gravi malformazioni nei neonati come la microcefalia e che ha colpito 22 Paesi soprattutto in America Latina, è arrivato in Gran Bretagna. Il servizio sanitario britannico ha infatti annunciato che si sono registrati tre casi di contagio dall'inizio dell'anno. Si tratta di persone "provenienti dalla Colombia, dal Suriname e dalla Guyana". In Italia, lo scorso marzo, vennero registrati quattro casi di Zika: tutti però guariti. Le autorità britanniche hanno spiegato che i tre avevano contratto il virus con punture di insetto in Colombia, Suriname e Guyana e hanno puntualizzato che il virus Zika "non si trova in forma naturale" nelle isole britanniche e che "non si contagia direttamente da persona a persona".

Nel 2015 quattro casi in Italia
- Lo scorso anno quattro casi di virus Zika vennero invece registrati in Italia. Come ha spiegato il direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani, Giuseppe Ippolito, si tratta "di 4 italiani che rientravano dal Brasile e i casi si riferiscono alla Primavera 2015. Tre pazienti sono stati trattati allo Spallanzani di Roma ed uno a Firenze. Attualmente, stanno bene". Dopo di allora non sono stati segnalati altri pazienti colpiti da questa infezione. Secondo il professore Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità.

Cosa è il virus Zika - Il virus Zika, identificato per prima volta in Uganda nel 1947, si era diffuso finora principalmente in Africa e Asia, ma dopo un'epidemia in Micronesia nel 2007 potrebbe essere arrivato nel subcontinente sudamericano fra il 2014 e il 2015, attraverso l'isola di Pasqua. Così almeno lo dimostra l'analisi dell'agente infettivo trovato in America Latina, secondo la rivista medica The Lancet che considera che il virus possa diventare una emergenza sanitaria globale nel 2016. Nonostante i sintomi legati alla malattia siano decisamente lievi e simil-influenzali, il virus sembra collegato alla nascita di neonati con deformità encefaliche. Non esiste alcun vaccino contro il Zika, per il quale l'unica forma di protezione è evitare la puntura della zanzara che trasmette la malattia.

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