La Turchia bombarda l'Isis in Siria e Iraq: "Uccisi 200 jihadisti"

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Dopo l'attentato a Istanbul, Ankara annuncia i bombardamenti contro le postazioni dello Stato islamico: "Colpiti 500 obiettivi". Mosca contro Ankata: "Aumenta la tensione". Denuncia shock dei curdi alla Cnn: 600 bambini yazidi rapiti dal Califfato

La Turchia ha bombardato obiettivi dell'Isis in Iraq e in Siria. Lo annuncia il premier turco Davutoglu: “Abbiamo colpito 500 postazioni – ha detto – uccidendo 200 jihadisti. Le nostre forze armate hanno sparato circa 500 colpi di artiglieria e carri armati". L'attacco arriva dopo l'attentato a Istanbul che ha provocato 10 morti e mentre il Califfato avrebbe rivendicato gli attacchi di oggi a Giacarta (FOTO - VIDEO).

 

Mosca contro Ankara: aumenta tensione – La mossa di Ankara è stata criticata da Mosca: la politica "distruttiva" perseguita dalla Turchia in Siria, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, porta a un ulteriore innalzamento della tensione nella regione. Secondo la Russia, Ankara vuole "cambiare la configurazione etnica del nord della Siria" e a tal fine "intraprende dei passi per indebolire un gruppo nazionale che in maniera audace e con successo resiste ai jihadisti rinforzandone un altro allo stesso tempo".

 

I curdi alla Cnn, 600 bambini yazidi rapiti dall'Isis - Intanto seicento bambini yazidi sarebbero stati rapiti dall'Isis nella provincia irachena di Sinjar. Lo denunciano le autorità curde alla Cnn aggiungendo che 200 sarebbero riusciti a scappare. Il macabro obiettivo dei jihadisti sarebbe usare i bambini come kamikaze.

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