Iran, rilasciate le navi Usa che erano state fermate

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Foto d'archivio (Getty): due imbarcazioni della U.S. Navy
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I dieci marinai trattenuti per l'incursione accidentale nelle acque territoriali di Teheran sono stati rilasciati. Il generale Ali Fadavi, comandante della Marina della Guardia Rivoluzionaria iraniana aveva spiegato: lo sconfinamento è stato provocato da un problema meccanico

I Pasdaran, i guardiani della rivoluzione iraniana, hanno ottenuto le scuse degli Stati Uniti ed hanno liberato i 10 marinai (9 uomini ed una donna) trattenuti da ieri per l'incursione accidentale nelle acque
territoriali di Teheran di due battelli armati della Us Navy. Si è quindi conclusa rapidamente la crisi apertasi solo ieri pomeriggio che avrebbe potuto ostacolare l'applicazione dell'intesa sul nucleare iraniano siglata il 14 luglio scorso a Ginevra. La rapidità della conclusione della vicenda testimonia che anche a Teheran non si vuole creare problemi all'intesa. In un precedente incidente il 23 marzo 2007 quindici marinai britannici vennero trattenuti per 13 giorni.


Il fermo - La notizia del fermo delle due navi Usa era stata data dal Pentagono che aveva spiegato di aver perso per un breve periodo il contatto con due piccole imbarcazioni della Marina nel Golfo Persico e di avere ricevuto rassicurazioni da parte dell'Iran che le navi con i loro equipaggi sarebbero stati al più presto riconsegnati.
 


Il portavoce del Dipartimento alla difesa Usa, Peter Cook, ha inoltre aggiunto che le due imbarcazioni in questione stavano navigando tra il Kuwait e il Bahrain quando è avvenuto l'incidente.

Problema meccanico, non azione ostile - Secondo quanto riferito da fonti del Pentagono alla rete Nbc, le due piccole unità con a bordo un totale di 10 marinai sarebbero state trattenute sull'isola di Farsi in mezzo al Golfo Persico. I due battelli, in missione di addestramento, avrebbero avuto un problema meccanico al motore che le ha spinte verso le acque iraniane dove sono state catturate dalla guardia costiera di Teheran. Anche il generale Ali Fadavi, comandante della Marina della Guardia Rivoluzionaria iraniana, ha spiegato che lo sconfinamento è stato provocato da "problemi meccanici" ai sistemi di navigazione delle imbarcazioni. Non si è trattato dunque di un'azione ostile.



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