Colonia, cacciato il capo della polizia. Merkel: "Piena verità"

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Trentuno persone sono state identificate nell'ambito delle indagini sulle violenze nella notte di San Silvestro. Fra queste, 18 sono richiedenti asilo: sono sospettati di furti e lesioni e non sarebbero collegati ai casi di molestie sessuali. Anche in Svezia almeno 15 donne hanno denunciato di essere state aggredite

Trentuno sospettati identificati e due persone arrestate, ma poi rilasciate. E' questo il primo bilancio dell'inchiesta della polizia federale tedesca riguardo alle molestie sessuali denunciate da oltre cento donne a Colonia la notte di Capodanno. E mentre Angela Merkel chiede chiarezza dalle indagini, per evitare danni allo stato di diritto della maggioranza dei profughi, il capo della polizia di Colonia è stato messo in pensionamento anticipato dal ministro dell'Interno del Nordreno Westfalia


Trentuno identificati - Dei 31 sospetti la cui identità è stata accertata, "18 sono richiedenti asilo", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno Tobias Plate, specificando che sono accusati "principalmente di furto e danni fisici. Tre vittime hanno anche denunciato molestie sessuali ma gli autori di questi atti non sono stati identificati". I sospetti sono 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, 2 tedeschi, 1 iracheno, 1 serbo e 1 americano. Secondo la stampa tedesca la polizia li avrebbe individuati rintracciando i cellulari rubati nella notte di capodanno.

 

Polizia sotto accusa -  Il caso ha sollevato in Germania accese polemiche sull'incapacità delle forze dell'ordine di riuscire a proteggere le donne di Colonia e delle altre città. Proprio per questo il ministro dell'Interno del land Nordreno Westfalia Ralf Jäger ha mandato in pensionamento anticipato il presidente della Polizia Wolfgang Albers. "La decisione si è resa necessaria per riguadagnare la fiducia dell'opinione pubblica e la capacità di agire della polizia" ha detto Jäger

Due sospetti avevano video di Capodanno - La Wdr, l'emittente pubblica della regione di Colonia, ha inoltre riportato la notizia di due arresti. Si tratta di un cittadino marocchino e uno tunisino di 16 e 23 anni, trovati in possesso di cellulari con immagini riconducibili ai fatti di Capodanno e un biglietto con la traduzione in tedesco dall'arabo di frasi come "Voglio fare sesso con te" e minacce come "Ti uccido". La procura non ha però confermato il sospetto di un loro coinvolgimento la notte tra il 31 e l'1, rimettendo i due a piede libero. La polizia di Colonia ha confermato che le denuncie di aggressione presentate sono state in totale 121, tra cui due di stupro. Secondo il settimanale Spiegel, però, le denunce sarebbero in realtà oltre duecento.

Denunce anche in Svezia - Intanto si registrano nuovi casi di donne molestate da gruppi di uomini la notte di Capodanno, oltre a quelli già noti di Colonia, Amburgo, Stoccarda e Salisburgo. A Kalmar, in Svezia, 15 donne hanno denunciato di essere state molestate da un branco la notte di San Silvestro. Il portavoce della polizia svedese, Johan Bruun, ha spiegato che le vittime sono state circondate e palpeggiate in una piazza affollata. Nessuna delle ragazze è rimasta ferita ma che molte erano terrorizzate. Due richiedenti asilo sono stati informati da interpreti di essere sospettati e si stanno cercando altri sospetti.


Merkel: "Fare piena luce, altrimenti si rischia danno per tutti i profughi"
- Su quanto accaduto a Colonia è nuovamente intervenuta, per bocca del suo portavoce Georg Streiter, la Cancellieria Angela Merkel, chiedendo che sia accertata "la piena verità", senza "sconti ed edulcorazioni". E, nonostante i fermi coinvolgano 18 richiedenti asilo, la cancelliera non arretra dalla sua posizione 'negazionista' iniziale: "Prima di tutto questo non è (un problema) legato ai profughi ma un caso di criminalità" ha dichiarato il suo portavoce.

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