Il presidente degli Stati Uniti: "Oggi non siamo qui per reagire ad una strage, ma per fare qualcosa per prevenire la prossima". Poi, mentre ricorda gli attacchi più recenti, si asciuga le lacrime e aggiunge: "Le lobby non possono tenere in ostaggio l'America". Trump: "Non ci toglieranno le armi"
"Sono troppe". Da Sandy Hook a San Bernardino, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dalla East Room alla Casa Bianca elenca uno per uno gli episodi in cui è stato costretto ad intervenire in seguito ad una strage di massa in America causata dalle armi. Ripetendo: "Sono troppe!" e spiegando come il controllo sulle armi non contraddica il secondo emendamento della Costituzione
americana.
Le lacrime in pubblico - "Oggi non siamo qui per reagire ad una strage, ma per fare qualcosa per prevenire la prossima", dice nell'annunciare il suo piano per una stretta sulle armi da fuoco. E mentre ricorda alcune delle tragedie degli ultimi mesi, come quella della scuola elementare Sandy Hook di Newtown, si commuove (foto). "Oltre 30.000 vite vengono spezzate dalle armi negli Usa ogni anno" - dice - e "siamo l'unico Paese al mondo in cui le stragi avvengono con tale frequenza".
"Le lobby delle armi non può tenere in ostaggio l'America" - Nell'annunciare il suo piano, Obama si è rivolto all'opposizione repubblicana che lo accusa di voler imporre troppi controlli: "Questo non è un complotto per confiscare le armi a tutti", dice citando Ronald Reagan ("Se controlli obbligatori possono salvare vite, vale la pena applicarli"). "Le lobby delle armi - dice il presidente - delle possono tenere in ostaggio il Congresso, ma non possono tenere in ostaggio l'America".
Ecco i punti principali del piano di Obama:
- Tutti i rivenditori dovranno detenere un'apposita licenza per la vendita di armi da fuoco e condurre controlli e accurate verifiche di "background" sugli acquirenti. Una disposizione che elimina alcune delle eccezioni fino ad ora applicate nel caso di vendita online o presso le fiere di settore.
- Ciascuno Stato è tenuto a fornire informazioni sugli individui ritenuti non idonei al possesso di armi, come in casi di malattie mentali e disturbi psicologici o con precedenti di violenza domestica.
- L'Fbi è tenuta a potenziare il personale che si occupa di effettuare controlli sui possessori di armi. Nello specifico si dispone un aumento del 50% degli agenti addetti a queste mansioni con l'assunzione di oltre 230 nuovi 'esaminatori' nell'anno fiscale 2017.
- Verrà chiesto al Congresso un investimento finanziario pari a 500 milioni di dollari per migliorare l'accesso all'assistenza medica in ambito di salute mentale.
- Si dispone che i dipartimenti di Difesa, Giustizia e Sicurezza Interna esplorino le potenzialità tecnologiche cosiddette 'smart gun' per incrementare la sicurezza nell'utilizzo di armi.