Migranti, naufragio sulle coste turche. Ue convoca Svezia e Danimarca

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I corpi di almeno 34 persone annegate sono stati rinvenuti in due diverse località: Ayvalik e Dikili. Il barcone era diretto all'isola di Lesbo. Sempre in Turchia, un bimbo siriano di 4 mesi è morto di freddo. Attesa per la riunione a Bruxelles dopo il ripristino dei controlli alla frontiera in alcuni Paesi. Il portavoce della Commissione europea: "Schengen è sotto pressione". Alfano: "Non lo sospenderemo"

I corpi di almeno 34 persone annegate in un naufragio sono stati rinvenuti all'alba di oggi, martedì 5 gennaio, in due diverse località della costa egea della Turchia, Ayvalik e Dikili. Lo riportano le agenzie locali, secondo cui tra le vittime ci sarebbe anche dei bambini. Per l'agenzia di stampa turca Dogan i gommoni naufragati sarebbero due. Il naufragio è avvenuto la scorsa notte a causa delle cattive condizioni atmosferiche.

Bimbo di 4 mesi morto di freddo - Sempre in Turchia, nella provincia sudorientale di Batman, un piccolo profugo siriano di 4 mesi è morto di freddo nella tenda in cui si era rifugiata la sua famiglia. “Siamo scappati dalla morte, ma il nostro bambino è morto congelato qui”, ha detto il padre della piccola vittima, chiedendo l'aiuto delle autorità turche per un altro suo figlio di 3 anni.

Ue: attesa per la riunione con Svezia, Danimarca, Germania - Intanto, il commissario agli Affari interni e all'immigrazione Dimitris Avramopoulos ha invitato i rappresentanti dei governi di Svezia, Danimarca e Germania per "coordinare al meglio la gestione comune della pressione migratoria". Lo ha annunciato il portavoce dell'esecutivo di Bruxelles Margaritis Schinas. La riunione prevista nelle prossime ore a Bruxelles segue la decisione dei governi svedese e danese di reintrodurre i controlli alle frontiere in deroga temporanea a Schengen.

Alfano: "Non sospenderemo Schenghen" -
Secondo indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, anche l’Italia sarebbe pronta a ripristinare i controlli ai confini con la Slovenia. Ma il ministro dell'Interno Alfano semntisce: "Non abbiamo intenzione di sospendere Schengen, quello che abbiamo fatto da settimane è rafforzare i controlli in funzione anti-terrorismo lungo la rotta balcanica".

Ue: "Schengen è sotto pressione" -
"Schengen è sotto pressione. Stiamo lavorando per riportare la situazione alla normalità attraverso una serie di misure. Ma nessuno ha la bacchetta magica" interviene il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas dopo che ieri Berlino aveva già osservato come Schengen fosse in pericolo. E aggiunge: per la salvaguardia dell'area di libera circolazione occorre "un efficace controllo delle frontiere esterne".

 

Cos'è Schengen

 

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