Il capo dello Stato, in visita nella località del Mar Rosso dopo il disastro aereo, assicura che “saranno annunciati con trasparenza i risultati dell’inchiesta”. E ai turisti dice: “L’Egitto è stabile e sicuro, utilizzeremo tutti i nostri sforzi per proteggervi”. Proteste dei lavoratori del settore turistico rimasti disoccupati dopo la pioggia di disdette
"Noi non nasconderemo nulla" sulla tragedia dell'aereo russo in Sinai e "annunceremo con trasparenza i risultati dell'inchiesta". Lo ha affermato il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi giunto a Sharm secondo la tv di Stato. E rivolgendosi ai turisti: "L'Egitto è stabile e sicuro, utilizzeremo tutti i nostri sforzi per proteggervi, siete i benvenuti qui da noi".
Il presidente ha poi sottolineato: "Sono venuto qui a Sharm per rassicurare il mondo, le luci di questa città non si spegneranno mai".
Proteste dei lavoratori - Rassicurazioni, quelle del presidente al Sisi, che non sono bastate a evitare una manifestazione di protesta allestita dai dipendenti del settore turistico, rimasti senza lavoro dopo la pioggia di disdette seguite allo schianto dell'Airbus-321 russo nel Sinai del 31 ottobre.
"Sisi è tutto fumo e niente arrosto!" hanno urlato decine di neo-disoccupati radunatisi nella località balneare davanti all'hotel Rosetta, non lontano dal percorso seguito a piedi dal leader egiziano cui era però impossibile avvicinarsi.
L'Egitto rischia di perdere 2,2 miliardi di sterline egiziane - Sulle conseguenze economiche per il Paese, in seguito all'incidente del 31 ottobre scorso, è intervenuto il ministro egiziano del Turismo Hisham Zaazou per il quale a causa dei mancati profitti per la decisione di Regno Unito e Russia di sospendere i loro voli verso Sharm el-Sheikh l'Egitto rischia di perdere 2,2 miliardi di sterline egiziane, pari a oltre 260 milioni di euro. Il ministro ha anche diffuso una nota in cui ha espresso la sua "fiducia nella ripresa dell'industria del turismo in Egitto" e ha precisato che "l'area dei resort del Mar Rosso come Hurghada, Marsa Alam, Safaga e Quseir, oltre ai resort del Sinai di Sharm el-Sheikh, Dahab, Taba, e la zona di Nuweiba, Luxor e Aswan, sono aperte al turismo. Le crociere sul Nilo sono operative oggi come ogni settimana, gli hotel sul Mar Rosso sono aperti e operativi come sempre".
Gli italiani, come racconta l’inviato di Sky TG24, sono tra quelli che stanno continuando a frequentare Sharm.