Siria, nuovi raid russi. Mosca: "Colpiti 12 obiettivi dell'Isis"

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Il Cremlino annuncia di aver bombardato postazioni strategiche del Califfato. Ma la Turchia attacca: "Colpiscono l'opposizione moderata e sostengono il regime". Una Ong: "Uccisi 12 jihadisti e 7 civili". In programma vertice tra Hollande, Merkel e Putin. Obama: "Il regime cadrà"

Continuano a far discutere i raid russi sulla Siria, dopo che gli Stati Uniti hanno accusato Mosca di aver colpito i ribelli addestrati dalle forze occidentali, anziché concentrarsi sulle milizie dell'Isis. La richiesta di concentrarsi sul Califfato è arrivata anche da Francia, Germania, Gran Bretagna, Qatar e Arabia Saudita. Il ministro della difesa russo ha annunciato nuovi raid, garantendo che l'obiettivo sono le postazioni del Califfato. Notizia confermata da una ong, ma dalla Turchia arrivano nuove accuse: l'aviazione russa avrebbe colpito l'opposizione moderata ad Assad. In serata Obama è tornato a parlare della crisi spiegando che "il regime di Assad cadrà". "Con Putin - ha spiegato - abbiamo parlato della necessità di una transizione politica in Siria. Ma sono stato chiaro: non si può riabilitare Assad".

 




Il premier turco: "Mosca appoggia il regime siriano" - Il premier turco Ahmet Davutoglu, citato dal quotidiano Hurriyet, lancia un duro attacco alla Russia: i raid di Mosca sono stati interamente "contro le postazioni dell'Esercito siriano libero" (Esl), che in Siria si oppone al regime di Bashar al Assad, e non contro l'Isis. "Questo significa appoggiare chiaramente il regime siriano, che è sull'orlo del collasso. Non credo che distruggere l'opposizione moderata porterà benefici", ha aggiunto Davutoglu, secondo cui gli esiti di questa strategia "sono inquietanti".

Il Cremlino: "Colpiti 12 obiettivi dell'Isis" - Le parole del premier turco arrivano nel terzo giorno di raid russi sulla Siria, nei quali, stando a quanto afferma il portavoce del ministero della difesa di Mosca, sarebbero stati colpiti dodici obiettivi dell'Isis e un campo di addestramento per "terroristi". In particolare, ha fatto sapere il ministero della Difesa, i Sukhoi-34 hanno colpito un campo di addestramento nella provincia di Idlib e un centro nevralgico ad Hama. L'Ong Osservatorio siriano per i Diritti umani conferma che i raid russi hanno ucciso almeno 12 jihadisti, ma rivela anche come l'intervento di Mosca avrebbe provocato 7 vittime civili nella provincia di Idlib, controllata da una coalizione di gruppi armati islamisti, tra i quali i qaedisti di al Nusra, avversari del Califfato. Mentre Al Jazeera riferisce che i jet russi avrebbero colpito Qaryatain, città siriana nella provincia di Homs controllata dall'Isis. Città nella quale decine di cristiani, tra i quali padre Jacques Murad, sono praticamente tenuti in ostaggio.

Raid russi potrebbero durare quattro mesi - I raid russi sono stati discussi per la prima volta dal presidente francese Francois Hollande, dal cancelliere tedesco Angela Merkel in incontri bilaterali con Vladimir Putin, a Parigi, dove i tre leader si trovano per un vertice sull'Ucraina. Il presidente della commissione esteri della Duma russa rivela, intanto, che i raid dureranno tre-quattro mesi.

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