E' accaduto a Chattanooga. L'autore, un cittadino americano originario del Kuwait, è rimasto freddato a sua volta durante gli scontri a fuoco. Non ci sarebbero legami con il terrorismo internazionale, ma l'Isis avrebbe celebrato l'atto. Obama: indagine a tutto campo
Quattro marines uccisi in due basi militari, una poco distante dall'altra, a Chattanooga in Tennessee. L'autore è un cittadino americano, originario del Kuwait, Mohammed Youssef Abdulazeez, 24 anni, morto a sua volta durante gli scontri a fuoco. Il presidente americano Barack Obama, nel presentare le condoglianze alle vittime delle famiglie, assicura un"indagine a tutto campo" per capire cosa sia accaduto. E informa che il Pentagono è al lavoro per assicurarsi che tutte le basi siano "allerta e vigili" mentre si cerca di far luce sui particolari dell'incidente.
La sparatoria è durata 30 minuti - L'uomo avrebbe agito da solo, riferisce Obama ammettendo che mancano molti dettagli all'appello. Non ci sarebbe apparentemente alcun legame con il terrorismo internazionale, ma secondo quanto riferisce "Site" l'Isis avrebbe celebrato la strage. La sparatoria è durata circa 30 minuti. Poi più niente, solo il terrore che, una volta lanciato l'allarme, ha pervaso tutta la zona: messaggi di allerta sono scattati nel vicino campus universitario, misure di sicurezza sono scattate nel centro commerciale nelle vicinanze, e almeno 16 persone si sono barricate in un ristorante seguendo gli sviluppi della vicenda in tv.
Chi era il killer - Il giovane era un 24enne ingegnere elettronico, cresciuto all'interno di una famiglia tradizionale musulmana: era nato in Kuwait ma era stato portato in Usa ancora bambino, subito dopo l'inizio della Guerra del Golfo. Andato a scuola a Chattanooga, dove era nella squadra di wrestling del liceo, in una foto dell'annuario dei ricordi di fine anno, appare senza barba con una profetica citazione, che sembra scritta proprio da lui: "Il mio nome desta l'allarme sicurezza nazionale. E il tuo?". La laurea, secondo i media locali, era arrivata nel 2012 alla Tennessee University. Secondo i compagni di scuola, era un giovane assolutamente insospettabile, discreto e apprezzato dai suoi compagni. "Era simpatico, divertente, amabile", è il ricordo di Kagan Wagner. "Mai avrei potuto immaginare che potesse fare questo". In un post recente di un suo blog aveva scritto che la vita è "corta e amara" e che i musulmani "non devono perdere l'occasione di sottomettersi Allah". Il blog faceva anche fugaci riferimenti al sacrificio e alla jihad, ma secondo un breve estratto pubblicato da Site, l'istituto americano specializzato nel tenere d'occhio i siti di propaganda jihadista, non contiene alcun elemento evidente di estremizzazione e neppure nessuna minaccia. Nato in Cisgiordania, il padre del killer, secondo il New York Times, era stato indagato il passato per "possibili legami con organizzazioni terroristiche straniere": l'uomo era stato messo sotto sorveglianza per terrorismo e che era stato interrogato dopo un viaggio all'estero. L'episodio risale a diversi anni fa e, sempre secondo il Nyt, il padre del 24enne era stato poi tolto dalla lista dei sorvegliati.