A soli 38 anni, compiuti tra le stelle il 26 aprile, è già diventata la donna dei record. Oggi, alle 15.43, AstroSamantha cade dal cielo per reimparare innanzitutto a camminare
Prima astronauta italiana ad andare in orbita, Samantha Cristoforetti è l'abitante della Stazione spaziale internazionale targato Esa che vanta anche il record di permanenza continuata. 199 giorni, alla data del suo rientro, posticipato di un mese per colpa di Progress, navetta russa andata fuori traiettoria alla fine di aprile. Un incidente che le ha regalato l'ultimo primato di una missione dell’Asi - il nome Futura è un omaggio alla canzone di Dalla - che riporta sulla Terra i risultati di numerosi esperimenti in medicina, fisica, biologia. Fino alla fabbricazione di oggetti in 3D.
Il capitano dell'Aeronautica Cristoforetti, trentina di nascita, extra-terrestre per adozione, nello spazio è stata cavia e ricercatrice, ha bevuto il primo caffè espresso miscelato in orbita delle storia, e, di volta in volta, come ogni padrona di casa tra le stelle che si rispetti, ci ha istruito su come, sulla Stazione spaziale internazionale, si cucina, si pulisce il bagno, si dorme. Ci ha anche raccontato le favole della buonanotte.
Da lassù, imbracciando la macchina fotografica dalla cupola, meraviglioso affaccio di fabbricazione italiana a 360 gradi sul nostro Pianeta, ha scattato foto di terre, oceani, vulcani e fenomeni atmosferici. Scatti spettacolari, destinati a entrare nella storia della meteorologia. E' stata anche l'unica astronauta italiana a parlare con un presidente del Consiglio e due Presidenti della Repubblica. Giorgio Napolitano, era ancora dicembre, si è commosso ricordandole, come ormai per tutti gli italiani lei fosse semplicemente Samantha. A maggio, un sondaggio l'ha incoronata come modello femminile di riferimento delle trentenni di domani.
Giovedì 11 giugno, 15.43, steppa del Kazakhistan. AstroSamantha cade dal cielo per reimparare innanzitutto a camminare, come ha scritto sul suo account twitter, quasi mezzo milione di follower. Tutti, per sei mesi mezzo, con il naso all'insù cercando di vederla sfrecciare alla velocità di oltre 27 mila chilometri orari, 16 albe e 16 tramonti, un giro del mondo ogni 90 minuti.
OK, I'm not going back to Earth without sharing one last picture of the Caribbean! #HelloEarth pic.twitter.com/CoFt0ORTcd
— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) 10 Giugno 2015