L'Isis avanza verso Baghdad, la città respinge i profughi

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L'Iraq blocca l'accesso al ponte chiave di Bzebiz per impedire alle oltre 40.000 persone in fuga da Ramadi di raggiungere la Capitale. Il timore è che tra i civili si possano infiltrare jihadisti. Intanto la bandiera nera torna a sventolare su Palmira

Sembra inarrestabile la marcia dell'Isis. Dopo essersi impadronito della strategica città di Palmira, in Siria, dove la bandiera nera dello Stato islamico è tornata nelle ultime ore a sventolare, l'autoproclamato Califfato muove nuovi attacchi da Ramadi, in Iraq, avvicinandosi a Baghdad. Secondo la Bbc, le autorità irachene hanno bloccato l'accesso al ponte chiave di Bzebiz per impedire alle oltre 40.000 persone in fuga dalla furia di Isis a Ramadi di raggiungere Baghdad. I militari temono infatti che tra i civili si possano mescolare jihadisti dello Stato Islamico che riuscirebbero così ad infiltrarsi nella capitale.

Rapito un sacerdote in Siria - I qaedisti del Fronte al Nusra hanno inferto inoltre un altro duro colpo alle forze siriane, occupando un ex ospedale trasformato in caserma nella città Nord-Occidentale di Jisr al Shughur. E in Siria è stato rapito un sacerdote, padre Jacques Murad, della stessa comunità di padre Paolo Dall'Oglio, il sacerdote italiano sequestrato e di cui non si hanno notizie da quasi due anni.

Combattimenti alla periferia di Kobane
- Continuano intanto i raid della coalizione internazionale su Kobane, in Siria, l'enclave curda vicino alla frontiera con la Turchia assediata dagli jihadisti. Almeno 25 miliziani dell'Isis sono rimasti uccisi nei raid aerei notturni. I jet della coalizione sono intervenuti durante i combattimenti tra l'Isis e le forze curde delle Unità di protezione del popolo, alla periferia sud-orientale di Kobane. Kobane è stata riconquistata dalle forze curde il 26 gennaio ma i jihadisti continuano a minacciare la periferia della città.

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