Siria, 300 curdi sequestrati e rilasciati da jihadisti

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(Credits: Getty Images)

Il rapimento a Dana, nella provincia di Idlib, a un posto di blocco dove un gruppo di miliziani armati aveva fermato 5 pullman, trattenendo per qualche ora gli uomini e i bambini maschi. Ong: l'Isis decapita due palestinesi nel campo profughi di Yarmuk

Sono stati tutti liberati i 300 civili curdi rapiti nel nord-ovest della Siria da ribelli islamisti. Lo ha riferito una fonte curda. I curdi erano stati presi in ostaggio a un posto di blocco nel villaggio di Tuqad, 20 chilometri a ovest di Aleppo, e poi erano stati trasferiti a al-Dana, nella provincia di Idlib. Il gruppo viaggiava a bordo di cinque pullman e di un minibus ed era partito da Afrin diretto ad Aleppo per ritirare gli stipendi. Un portavoce dell'Unione Democratica curda ha riferito che erano tutti militanti del partito.

I sequestratori appartengono a un gruppo jihadista - Il partito curdo siriano Pyd ha accusato del rapimento il Fronte al Nusra, anche se l'ong Osservatorio siriano per i diritti umani non conferma che i responsabili siano i qaedisti. Al Nusra aveva avuto un ruolo cruciale nella conquista del capoluogo omonimo della provincia di Idlib, il 28 marzo.

Isis decapita due palestinesi nel campo profughi di Yarmuk – Intanto, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, ha reso noto che jihadisti dell'Isis avrebbero decapitato due palestinesi nel campo profughi di Yarmuk, alla periferia di Damasco. Secondo gli attivisti, i jihadisti avrebbero ucciso 9 militanti palestinesi che difendevano il campo. Negli ultimi giorni, lo Stato islamico è riuscito ad arrivare a pochissimi chilometri dal centro di Damasco, penetrando nel campo profughi palestinese di Yarmuk e ingaggiando una battaglia con gruppi palestinesi che si oppongono al presidente Bashar al Assad e da due anni sono assediati nell'insediamento affollato da 18.000 civili.

Isis rade al suolo una chiesa in un villaggio cristiano – Ieri, giorno di Pasqua, i miliziani dell'Isis hanno completamente raso al suolo la chiesa della Vergine Maria nel villaggio cristiano siriano di Tel Nasri. Lo riferisce l'Aina, l'agenzia dei cristiani siriaci. Combattenti curdi e cristiani avevano tentato di rientrare nel villaggio occupato dallo scorso febbraio dai combattenti del Califfato. Per rappresaglia i jihadisti hanno distrutto la parrocchia del paesino. Tel Nasri fa parte dei villaggi dei cristiani siriani attaccati e occupati dall'Isis il 23 febbraio scorso. In quell'occasione furono uccisi 21 cristiani e altri 373 rapiti. Di loro solo 23 sono stati rilasciati, mentre è ignota la sorte di tutti gli altri.

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