Gb, allarme per diffusione di batteri antibiotico-resistenti

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Secondo un rapporto del governo britannico in caso di epidemia potrebbero esserci fino a 200 mila contagi e 80 mila vittime. Preoccupazione del primo ministro David Cameron. Sky TG24 aveva denunciato i rischi della resistenza agli antibiotici: VIDEO

E' emergenza nel Regno Unito, ma non solo, per la diffusione di infezioni causate dai cosiddetti "batteri resistenti agli antibiotici" (Amr o Antimicrobial Resistance Infection) che potrebbero provocare, in caso di un'epidemia, fino a 200.000 casi di pazienti contagiati e 80.000 vittime. E' quanto prevede il governo britannico in un rapporto pubblicato lo scorso mese e i cui contenuti sono apparsi oggi sul Guardian, che lancia nuovamente l'allarme sulla necessità di sviluppare nuovi antibiotici perché, in caso contrario, anche operazioni di routine potrebbero diventare procedure ad altissimo rischio. Non solo. Il rischio di nuove infezioni da batteri antibiotico-resistenti è "destinato ad aumentare significativamente nel corso dei prossimi 20 anni".

Preoccupazione è stata espressa dal primo ministro David Cameron che ha detto di temere "un ritorno agli anni bui della medicina". Il rapporto sui batteri resistenti agli antibiotici in uso è stato elaborato dal Dipartimento per la gestione delle emergenze nazionali di Downing Street, sostanzialmente equivalente a dipartimento per la Protezione Civile di Palazzo Chigi.

Sky TG24 si era già occupata della resistenza agli antibiotici. In particolare aveva denunciato  il grande rischio legato al cibo proveniente da animali allevati in determinati contesti (QUI IL VIDEO INTEGRALE). Come gli allevamenti intensivi di polli, dove la somministrazione massiva di antibiotici, rischia di passare agli uomini superbatteri resistenti a qualunque antibiotico.

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