In un filmato gli jihadisti mostrerebbero le devastazioni causate con picconi e kalashnikov ad uno dei siti archeologici più importanti del Medioriente, dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. VIDEO
Miliziani che colpiscono statue con picconi, altri che sparano con kalashnikov contro manufatti del II-III secolo a.C. Sono queste alcune delle terribili immagini del nuovo video diffuso sui siti jihadisti dallo Stato Islamico in cui l'Isis afferma di dimostrare la distruzione del sito archeologico assiro di Hatra, città patrimonio dell'Unesco a sud di Mosul, nell'Iraq settentrionale. Le prime notizie sulla distruzione di Hatra da parte dell'Is risalgono al 7 marzo scorso e seguono gli interventi demolitori degli jihadisti al Museo archeologico e alla biblioteca di Mosul, oltre che sul sito archeologico di Nimrud risalente a tremila anni fa.
Distrutto perché "luogo di culto diverso da Dio" - L'interpretazione estremista del Corano che segue l'Isis spinge infatti gli jihadisti a considerare inammissibili edifici risalenti all'epoca pre-islamica, ma anche quelli riconducibili ad altre fedi o ad altre sette dell'Islam, o ancora quelli in cui si onorano leader religiosi defunti. Ed è proprio ciò che spiega un militante (che parla arabo con accento del Golfo) nel video nel quale afferma che l'Isis ha deciso di distruggere Hatra in quanto "luogo di culto diverso da Dio".
Uno dei siti archeologici più importanti del medioriente - Hatra, che si trova a 110 chilometri a sud ovest di Mosul, è stata fondata dalla dinastia seleucide che fiorì nel II-III secolo a.C. come centro culturale ed economico dell'impero partico. Successivamente, grazie alle alte mura rinforzate da ben 160 torri, resistette a numerose invasioni tra le quali quelle romane nel 116 e nel 198 d.C. Tra i resti della città che sono sopravvissuti fino all'avvento dello Stato Islamico c'erano templi costruiti con tecnica romana che ne attestavano la grandezza della civiltà e altri con schema architettonico di tradizione mesopotamica, babilonese e assira.
Distrutto perché "luogo di culto diverso da Dio" - L'interpretazione estremista del Corano che segue l'Isis spinge infatti gli jihadisti a considerare inammissibili edifici risalenti all'epoca pre-islamica, ma anche quelli riconducibili ad altre fedi o ad altre sette dell'Islam, o ancora quelli in cui si onorano leader religiosi defunti. Ed è proprio ciò che spiega un militante (che parla arabo con accento del Golfo) nel video nel quale afferma che l'Isis ha deciso di distruggere Hatra in quanto "luogo di culto diverso da Dio".
Uno dei siti archeologici più importanti del medioriente - Hatra, che si trova a 110 chilometri a sud ovest di Mosul, è stata fondata dalla dinastia seleucide che fiorì nel II-III secolo a.C. come centro culturale ed economico dell'impero partico. Successivamente, grazie alle alte mura rinforzate da ben 160 torri, resistette a numerose invasioni tra le quali quelle romane nel 116 e nel 198 d.C. Tra i resti della città che sono sopravvissuti fino all'avvento dello Stato Islamico c'erano templi costruiti con tecnica romana che ne attestavano la grandezza della civiltà e altri con schema architettonico di tradizione mesopotamica, babilonese e assira.