Dopo il video della distruzione delle statue al museo di Mosul, i jihadisti hanno compiuto un nuovo danno al patrimonio archeologico mondiale. A denunciarlo il ministro del Turismo iracheno. Dura la condanna dell’Unesco: "E’ un crimine di guerra"
Un nuovo danno al patrimonio archeologico dell'Iraq e del mondo. I miliziani dell'Isis hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul, occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi. E' stato il ministero del Turismo e delle Antichità irachene a dare la notizia dello scempio.
Dura la condanna dell'Unesco: "Si tratta di un crimine di guerra", dice la direttrice generale, Irina Bokova, che fa "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie".
La distruzione delle statue a Mosul - All'inizio di quest'anno gli uomini di al Baghdadi avevano annunciato l'intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l'Islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo di Mosul, della distruzione di statue e manufatti (per fortuna si trattava di repliche).
L'importanza del sito di Nimrud - Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica Ninive che si trova sotto il controllo dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Nimrud fu fondata dal re Salmanassar (1274-1245 avanti Cristo) e divenne capitale dell'impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo) arrivando ad avere 100.000 abitanti.
I primi scavi risalgono al 1845 e proseguirono fino al 1873. Ripresero poi nel 1949 e andarono avanti fino alla metà degli anni '70 portando alla luce resti del palazzo reale, basamenti, sculture, statue. In eccellente stato di conservazione fu quindi trovata una statua di Assurbanipal II ed enormi sculture alate con la testa di uomo e il corpo di animale oltre oggetti di avorio.
Dura la condanna dell'Unesco: "Si tratta di un crimine di guerra", dice la direttrice generale, Irina Bokova, che fa "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie".
La distruzione delle statue a Mosul - All'inizio di quest'anno gli uomini di al Baghdadi avevano annunciato l'intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l'Islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo di Mosul, della distruzione di statue e manufatti (per fortuna si trattava di repliche).
L'importanza del sito di Nimrud - Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica Ninive che si trova sotto il controllo dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Nimrud fu fondata dal re Salmanassar (1274-1245 avanti Cristo) e divenne capitale dell'impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo) arrivando ad avere 100.000 abitanti.
I primi scavi risalgono al 1845 e proseguirono fino al 1873. Ripresero poi nel 1949 e andarono avanti fino alla metà degli anni '70 portando alla luce resti del palazzo reale, basamenti, sculture, statue. In eccellente stato di conservazione fu quindi trovata una statua di Assurbanipal II ed enormi sculture alate con la testa di uomo e il corpo di animale oltre oggetti di avorio.
