Gli avvistamenti in luoghi sensibili da Place de la Concorde alla Tour Eiffel. Diversi agenti mobilitati per identificare i “piloti” a terra. Aperta un'inchiesta. Senza un'autorizzazione è vietato sorvolare la città a meno di 6 mila metri di altezza
Nuovo sorvolo di droni a Parigi. Circa 24 ore dopo il primo avvistamento di almeno cinque misteriosi velivoli in luoghi sensibili della capitale, come l'ambasciata Usa, fatti simili si sono verificati nella notte tra ieri e oggi, rivelano fonti di polizia citate da Europe 1. Secondo la radio, si tratterebbe questa volta di "due o tre droni". I testimoni e la polizia parlano di nuovi avvistamenti a Place de la Concorde, sulla spianata degli Invalides, alla Torre Eiffel, lungo la Senna, ma anche al livello di diverse porte di Parigi, come la Porte de Clignancourt, sede del celebre mercatino delle pulci.
Aperta inchiesta - Diversi agenti sono stati mobilitati per cercare di identificare i 'piloti' a terra, invano. Sul caso la procura ha aperto un'inchiesta per "volo di aeromobile in zona vietata'. Vige infatti il divieto di sorvolare Parigi a meno di 6.000 metri d'altezza senza una specifica autorizzazione.
I precedenti - Lo scorso 20 gennaio un drone telecomandato da breve distanza sorvolò l'Eliseo. E dallo scorso ottobre, sono una trentina quelli avvistati nei pressi di centrali nucleari. E' tuttavia è la prima volta che si assiste a un sorvolo così intenso sulla capitale. Secondo il criminologo Christophe Naudin, specialista di problemi di sicurezza aerea, è possibile che questi sopralluoghi siano fatti da gruppi ecologisti radicali che "infrangono la legge per provare a fare valere i propri argomenti". I metodi e il materiale utilizzato, secondo l'esperto, "fanno pensare ai precedenti sorvoli di centrali nucleari di fine 2014".
Aperta inchiesta - Diversi agenti sono stati mobilitati per cercare di identificare i 'piloti' a terra, invano. Sul caso la procura ha aperto un'inchiesta per "volo di aeromobile in zona vietata'. Vige infatti il divieto di sorvolare Parigi a meno di 6.000 metri d'altezza senza una specifica autorizzazione.
I precedenti - Lo scorso 20 gennaio un drone telecomandato da breve distanza sorvolò l'Eliseo. E dallo scorso ottobre, sono una trentina quelli avvistati nei pressi di centrali nucleari. E' tuttavia è la prima volta che si assiste a un sorvolo così intenso sulla capitale. Secondo il criminologo Christophe Naudin, specialista di problemi di sicurezza aerea, è possibile che questi sopralluoghi siano fatti da gruppi ecologisti radicali che "infrangono la legge per provare a fare valere i propri argomenti". I metodi e il materiale utilizzato, secondo l'esperto, "fanno pensare ai precedenti sorvoli di centrali nucleari di fine 2014".