Usa, rapporto su torture della Cia: "Brutali e inutili"

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Il Senato americano ha reso pubblica la ricerca condotta negli ultimi cinque anni sulle tecniche di interrogatorio usate dopo l'11 settembre. Nella maggior parte dei casi non hanno portato a nulla e in un caso su cinque coinvolgevano persone innocenti

Non lascia molte margin al dubbio il duro rapporto reso pubblico dal Senato Usa che denuncia le torture usate dalla Cia nelle sue tecniche di interrogatorio dopo l'11 settembre. Nella ricerca, costata cinque anni di lavoro, si parla di "inganni, disonestà e brutalità", che non avrebbero portato risultati investigativi e spesso coinvolgevano innocenti.

Metodi non efficaci e usati su innocenti -  Le tecniche "rafforzate" utilizzate dalla Cia per interrogare i sospetti terroristi, si legge infatti, "non sono state efficaci", non avendo portato a risultati di rilievo ai fini investigativi. Non solo, spesso andavano a colpire persone innocenti o fermate per errore. Tra le vittime che avrebbero subito torture da parte della Cia, "una su cinque era tenuta in stato di detenzione per sbaglio, per un errore di identità o a causa di cattive informazioni di intelligence".

Almeno una persone morta a seguito delle torture
- Per quanto riguarda la torture, il rapporto sottolinea come i detenuti venissero sottoposti a torture come il waterboarding e la privazione  del sonno "in modo praticamente continuativo per giorni e a volte per  settimane". "La privazione del sonno poteva significare anche tenere i detenuti sveglio per 180 ore, costringendoli a stare in piedi o in  posizioni scomode, a volte con le mani legate sopra la testa", si  legge nel rapporto. In una delle prigioni segrete dove venivano condotti questi  interrogatori si Φ registrata la morte di almeno un detenuto, deceduto per ipotermia dopo essere stato tenuto incatenato nudo al pavimento di cemento. Il rapporto denuncia anche altre torture, come quelle a cui  venivano sottoposti detenuti, nudi ed incappucciati, e trascinati  avanti e in dietro mentre venivano sottoposti ad un pestaggio.

Voci critiche messe a tacere - Un modo di condurre gli interrogatori che aveva sollevato dubbi tra gli stessi agenti, che sollevarono la questione sulle discutibili legalità dei metodi di interrogatorio utilizzati. Ma i vertici dell'agenzia di intelligence li misero a tacere, mettendoli in guardia sul fatto che "quel tipo di linguaggio non era utile".


Obama: "Metodi contrati con i valori del nostro Paese" - Tecniche che anziché aiutare gli Stati Uniti nella lotta al terrorismo, ha sottolineato il presidente Barack Obama, "hanno danneggiato significativamente l'immagine dell'America e la sua posizione nel mondo e hanno reso più difficile perseguire i nostri interessi con alleati e partner". "I duri metodi utilizzati dalla Cia sono contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese" ha inoltre affermato il presidente americano.

Repubblicani e capo della Cia difendono le tecniche - A diffendere i metodi brutali di interrogatorio sono però scesi in campo alcuni esponenti del partito Repubblicano, come il capogruppo al Senato Micht McConnell che in un comunicato sostiene queste tecniche hanno consentito di catturare pericolosi terroristi, oltre che uccidere Osama Bin Laden. Tesi sostenuta anche dal capo della Cia John Brennan, che ammette che siano stati commessi errorri ma secondo cui è stato possibile "evitare attacchi, a catturare terroristi" grazie a queste tecniche.

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