Il tecnico italiano, attivo nel settore delle costruzioni, era stato rapito lo scorso 22 marzo. Si temeva per lui, perché l'uomo soffre di diabete e nella sua macchina erano rimaste le medicine per lui vitali. Quattro gli italiani ancora rapiti nel mondo
E' stato liberato Gianluca Salviato, il tecnico italiano rapito in Libia il 22 marzo scorso. Lo ha annunciato la Farnesina. Salviato, 48 anni, lavorava a Tobruk per l'azienda Enrico Ravanelli, società che opera nel settore delle costruzioni. Dalle prime ore dopo il suo rapimento si era subito temuto per la sua salute perché l'uomo soffre di diabete e nella sua macchina erano rimaste le medicine per lui vitali. Il tecnico si trovava nella città per seguire i lavori di realizzazione degli impianti fognari.
Quattro gli italiani rapiti nel mondo - Restano quattro gli italiani sequestrati all'estero e sulla cui sorte non si hanno più notizie in alcuni casi da mesi, in altri da anni: le due giovani cooperanti lombarde Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, scomparse in Siria dal 31 luglio 2014; il gesuita romano padre Paolo Dall'Oglio, sequestrato a fine luglio 2013 in Siria; il cooperante palermitano Giovanni Lo Porto, scomparso il 19 gennaio 2012 tra Pakistan e Afghanistan.
Anche Gianluca Salviato stanotte è rientrato in Italia libero. Grazie a unità di crisi, ottimo lavoro servizi, ambasciata. #giocodisquadra
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 16 Novembre 2014 Quattro gli italiani rapiti nel mondo - Restano quattro gli italiani sequestrati all'estero e sulla cui sorte non si hanno più notizie in alcuni casi da mesi, in altri da anni: le due giovani cooperanti lombarde Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, scomparse in Siria dal 31 luglio 2014; il gesuita romano padre Paolo Dall'Oglio, sequestrato a fine luglio 2013 in Siria; il cooperante palermitano Giovanni Lo Porto, scomparso il 19 gennaio 2012 tra Pakistan e Afghanistan.
