Ne ha dato notizia nella notte il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Restano ancora 5 gli italiani sequestrati nel mondo
E' stato liberato Marco Vallisa, il tecnico italiano rapito in Libia il 5 luglio 2014. Ne ha dato notizia nella notte il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni".
Marco Vallisa, tecnico emiliano - Cinquantaquattro anni, originario di Roveleto di Cadeo in provincia di Piacenza, Vallisa era impegnato in un cantiere della ditta modenese 'Piacentini Costruzioni' quando è stato rapito insieme con altri due colleghi, il bosniaco Petar Matic e il macedone Emilio Gafuri, nella città costiera di Zuara, abitata in prevalenza da berberi. Matic e Gafuri erano stati poi rilasciati due giorni dopo.
Ipotesi rapimento per riscatto - Sin dai primi momenti seguiti alla loro scomparsa si è subito pensato a un rapimento, anche perché la loro auto è stata trovata con le chiavi inserite nel quadro. L'obiettivo dei rapitori potrebbe essere stato quello di chiedere un riscatto: la pista del sequestro "politico", infatti, appare meno realistica, perché i fatti si sono verificati in una zona lontana dalla Cirenaica, dove si concentrano i ribelli jihadisti in conflitto con Tripoli.
Ancora 5 italiani rapiti nel mondo - Con la liberazione di Marco Vallisa sono ora 5 gli italiani sequestrati da gruppi armati in diverse aree del mondo. A iniziare da padre Paolo Dall'Oglio, le cui tracce si sono perse il 29 luglio 2013, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo in Siria, Gianluca Salviato in Libia e Giovanni Lo Porto in Pakistan, quest'ultimo rapito il 19 gennaio 2012.
***Liberato Marco Vallisa rapito 4 mesi fa in Libia, Grazie per loro lavoro a unità di crisi Farnesina, servizi, nostra ambasciata.***
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 13 Novembre 2014
Marco Vallisa, tecnico emiliano - Cinquantaquattro anni, originario di Roveleto di Cadeo in provincia di Piacenza, Vallisa era impegnato in un cantiere della ditta modenese 'Piacentini Costruzioni' quando è stato rapito insieme con altri due colleghi, il bosniaco Petar Matic e il macedone Emilio Gafuri, nella città costiera di Zuara, abitata in prevalenza da berberi. Matic e Gafuri erano stati poi rilasciati due giorni dopo.
Ipotesi rapimento per riscatto - Sin dai primi momenti seguiti alla loro scomparsa si è subito pensato a un rapimento, anche perché la loro auto è stata trovata con le chiavi inserite nel quadro. L'obiettivo dei rapitori potrebbe essere stato quello di chiedere un riscatto: la pista del sequestro "politico", infatti, appare meno realistica, perché i fatti si sono verificati in una zona lontana dalla Cirenaica, dove si concentrano i ribelli jihadisti in conflitto con Tripoli.
Ancora 5 italiani rapiti nel mondo - Con la liberazione di Marco Vallisa sono ora 5 gli italiani sequestrati da gruppi armati in diverse aree del mondo. A iniziare da padre Paolo Dall'Oglio, le cui tracce si sono perse il 29 luglio 2013, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo in Siria, Gianluca Salviato in Libia e Giovanni Lo Porto in Pakistan, quest'ultimo rapito il 19 gennaio 2012.