La Corte di Francoforte vieta il servizio di noleggio auto con conducente tramite app in tutto il Paese. Ma il gruppo non si arrende: "Continueremo l'attività, non si può frenare il progresso". E annuncia che ricorrerà contro la decisione
Uber intende però sfidare il divieto del tribunale di Francoforte e continuare ad offrire in tutta la Germania il contestato servizio di trasporto su auto private tramite applicazioni su smartphone. "Uber continuerà con la sua attività in tutta la Germania, continuando ad offrire le opzioni 'UberPop' e 'UberBlack' ", ha reso noto la società. “Non è una buona idea ridurre le possibilità di scelta del pubblico - afferma il comunicato di Uber - riteniamo che innovazione e competitività facciano bene a tutti. Sono un vantaggio per i conducenti e i passeggeri. Non si può frenare il progresso".
La società definisce inoltre "ingiusta" la decisione del tribunale promette di ricorrere ad ogni mezzo legale per contrastarla. "Difenderemo i nostri diritti fino all'ultimo - si legge ancora nel comunicato della compagnia - crediamo che la competizione sia positiva per tutti. Per questo la Germania è uno dei nostri mercati maggiormente crescenti".
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— Uber Berlin (@Uber_Berlin) 2 Settembre 2014
Attiva in oltre 200 città del mondo, Uber è stata contestata (proprio come in Italia e in altre città d'Europa) dalle società di taxi tedesche che l'accusano di concorrenza sleale e di operare al di fuori dei requisiti di sicurezza richiesti. L'app era già stata bloccata per motivi di sicurezza in alcune città tedesche, fra cui Berlino. Il trasporto passeggeri dovrebbe avvenire soltanto sotto il controllo della legge, afferma Dieter Schlenker, presidente di una delle maggiori cooperative tedesche di taxi. Con Uber, aggiunge, "nessun passeggero può controllare l'autista, la società e il veicolo".