Malaysia Airlines in crisi, licenziati 6mila dipendenti

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Dopo i due disastri aerei che l'hanno vista protagonista, la compagnia aerea asiatica ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede una riduzione del 30% del personale. Negli ultimi tre anni ha accumulato perdite per oltre 1 mld di euro

Con perdite sempre più alte dopo i due disastri aerei (l'aereo scomparso sull'Oceano Indiano e quello abbattuto in Ucraina) che l'hanno colpita quest'anno, la Malaysia Airlines ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 6mila dipendenti della compagnia di bandiera, il 30% del totale.

Sesto trimestre di perdite consecutivo
- In una conferenza stampa per illustrare il piano di rilancio da parte del fondo sovrano Khazanah Nasional, che a inizio agosto ha rilevato tutte le quote dell'azienda ritirandola dalla Borsa, è stato annunciato un altro trimestre di perdite; il sesto consecutivo per una compagnia già vittima di errori gestionali e ora abbandonata da sempre più viaggiatori anche per scaramanzia, dopo la misteriosa scomparsa del volo MH370 sull'Oceano Indiano in marzo e dell'abbattimento del volo MH17 in Ucraina lo scorso 17 luglio, per un totale di 537 persone a bordo.

Perdite dal 2011 per oltre 1 miliardo di euro - Il piano di rilancio prevede l'investimento di 6 miliardi di ringgit (1,44 miliardi di euro) in tre anni. Oltre al taglio di quasi un terzo del personale, è previsto l'abbandono anche di alcune rotte meno redditizie. Nell'ultimo mese, sui social media diversi passeggeri hanno pubblicato foto di aerei Malaysia Airlines semivuoti, e la stessa compagnia ha abbassato drasticamente i prezzi dei biglietti per attirare clienti. La compagnia ha accumulato perdite per 4,9 miliardi di ringgit (quasi 1,2 miliardi di euro) dall'inizio del 2011, anche a causa della concorrenza spietata delle compagnie low-cost nella regione.

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