Scontri in Libia, Farnesina: "Trasferiti oltre 100 italiani"

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Sale il bilancio dei morti per la guerriglia a Tripoli: in due settimane nella sola capitale sono morte più di 90 persone. Il ministero degli Esteri italiano: favorita l'evacuazione dei connazionali che hanno chiesto di lasciare il Paese

La Farnesina, per il tramite dell'ambasciata a Tripoli e in raccordo con l'Unità di Crisi, ha favorito negli ultimi giorni il trasferimento sotto protezione di oltre 100 italiani che avevano manifestato l'intenzione di lasciare il Paese. A dare la notizia è stato un comunicato del ministero degli Esteri.
Di fronte all'aggravarsi della crisi in Libia - ha comunicato la Farnesina - il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha disposto da giorni un piano di tutela dei connazionali nelle zone più a rischio", attivando tra l'altro "un monitoraggio della presenza italiana".

L'uscita dalla Libia degli italiani che lo hanno richiesto, hanno spiegato dal ministero, "è avvenuta con convogli via terra verso la Tunisia e con il ricorso a velivoli dedicati disposti dall'Unità di crisi, uno dei quali è partito proprio nella mattinata di domenica, grazie al concorso della nostra aeronautica militare, con destinazione Pisa".

97 morti in due settimane nella sola Tripoli - Intanto gli scontri nel Paese proseguono. Dal 13 luglio, quando è cominciata la battaglia per il controllo dell'aeroporto della capitale, il bilancio della guerriglia tra milizie, in particolare, è salito a 97 morti e 400 feriti nella sola città di Tripoli.
Il nuovo bilancio si basa sui rapporti di 8 ospedali pubblici di Tripoli e della periferia, ma non tiene conto di vittime arrivate negli ospedali di campagna o di altre città.

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