Aereo malese scomparso, rotta modificata al computer

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Secondo fonti vicine all'inchiesta citate dal New York Times, chi ha dirottato il velivolo doveva essere esperto dei sistemi di volo. Sempre più nel mirino il comportamento del pilota e del co-pilota. La Cina: "I nostri passeggeri non c'entrano"

L'aereo della Malaysia Airlines scomparso da ormai 10 giorni ha cambiato la sua rotta non a seguito di una virata manuale, ma di un cambiamento delle coordinate di volo sul computer di bordo. Lo afferma il New York Times, citando fonti vicine agli investigatori che stanno cercando di capire dove sia finito il Boeing 777 partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino l’8 marzo. Questo dato confermerebbe come chiunque abbia preso il controllo del velivolo dovesse essere esperto dei sistemi di volo e pratico nell'inserire nuovi dati nel Flight  Management System.

Il dato emerso oggi mette ancora di più nel mirino degli investigatori il comportamento del pilota e del co-pilota poiché la riprogrammazione della rotta è un procedimento molto complicato, per il quale è necessaria una mano esperta ed è improbabile che possa averla fatta un passeggero con scarse conoscenze aeronautiche e informatiche. Non è chiaro comunque se il cambiamento delle coordinate sia avvenuto prima o dopo il decollo.

Intanto sono 26 i Paesi coinvolti nelle ricerche. Tra gli altri, la Cina ha cominciato le ricerche sul proprio territorio del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso dai radar nella notte tra il 7 e l'8 marzo scorso. L'ipotesi che il velivolo potesse essere finito su territorio cinese era stata in un primo momento accantonata dalle autorità cinesi, per mancanza di riscontri radar. Invece, resta esclusa dalle indagini compiute dalle autorità cinesi l'ipotesi che qualcuno dei 153 passeggeri cinesi a bordo dell'aereo scomparso potesse avere legami con attività terroristiche o di sabotaggio del volo.

Le autorità di Kirghizistan e Kazakistan fanno inoltre sapere che il volo della Malaysia Airlines non è stato avvistato nello spazio aereo dei due Paesi dell'Asia centrale. La risposta arriva dopo che sabato scorso, in conferenza stampa, il primo ministro della Malaysia, Najib Razak, aveva avallato l'ipotesi che il volo potesse essersi spostato verso nord-ovest - in un'area che può arrivare fino al Kazakistan - a causa di una "azione deliberata" compiuta a bordo del jet.

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