Il ministro al Senato sulla vicenda dei militari accusati di avere ucciso due pescatori indiani: Ban Ki-moon si muoverà ma in un primo momento la sua reazione aveva lasciato a desiderare. L'Onu: "Occorre trovare accordo". Forti preoccupazioni da Ue e Nato
Le parole di Nesirky arrivano dopo che il ministro degli Esteri Emma Bonino, al Senato, aveva spiegato che lo stesso Ban Ki-moon aveva assicurato all'Italia che agirà nei confronti delle autorità indiane per la vicenda dei marò (tutte le foto - i video).
Bonino, durante il suo intervento, aveva spiegato che in un primo tempo la reazione del numero uno delle Nazioni Unite aveva "lasciato a desiderare".
I contatti con l'Onu - "Ho ottenuto comprensione e assicurazione sulla sua successiva azione nei confronti delle autorità indiane", ha detto Bonino riferendo di un contatto diretto avuto nella serata di ieri, mercoledì 12, con Ban Ki-moon, dopo un incontro, sempre nella giornata di ieri, tra il segretario generale e l'ambasciatore italiano. Bonino ha spiegato che la risposta fornita martedì dall'Onu alla richiesta di intervento nella vicenda dei due fucilieri "ci ha sollevato grande rammarico e fortissime perplessità". Ban Ki Moon aveva parlato infatti in un primo momento di "problema bilaterale".
Staff: #Maro', non è una questione bilaterale. In campo #Ue e #Nato http://t.co/364oDHJTUQ
— Emma Bonino (@emmabonino) 13 Febbraio 2014
"Ue e Nato hanno espresso forte preoccupazione" - Il ministro ha ricordato che anche Ue e Nato hanno espresso forte preoccupazione per l'impatto che il caso potrebbe avere sulla lotta internazionale alla pirateria: "Anche da questo punto di vista la reazione del segretario generale mi sembra lasci a desiderare". Non si tratta più, ha ribadito Bonino, "di una disputa tra due membri Onu. In gioco c'è l'applicazione di una convenzione antiterrorismo, di due risoluzioni del Consiglio di Sicurezza". La vicenda - Latorre e Girone sono accusati di avere ucciso due pescatori indiani nel febbraio 2012, nel corso di una missione antipirateria mentre si trovavano a bordo della petroliera Enrica Lexie. L'India potrebbe processare i marò in base al Sua Act, la legge antiterrorismo che prevede la pena di morte.