L'attentato rivendicato dai talebani: "Tra le vittime - scrivono - c'è un alto numero di stranieri". La Farnesina verifica la presenza di italiani. L'esplosione in un ristorante della Capitale, in una zona con molte ambasciate
Un attacco armato condotto da kamikaze talebani afghani contro il ristorante la 'Taverne du Liban' nel centrale quartiere di Wazir Akbar Khan a Kabul ha causato la morte di almeno 21 persone (13 stranieri e 8 afghani). Cinque persone sono rimaste ferite. Tra le vittime anche 4 membri dello staff Onu e uno dell'Fmi. Il comandante della polizia di Kabul, generale Zahir Zahir, ha indicato che il commando è entrato in azione verso le 19.30 locali, quando già era consistente l'affluenza per la cena. Un primo kamikaze si è fatto esplodere davanti all'ingresso del ristorante, mentre gli altri due hanno aperto il fuoco riuscendo ad introdursi all'interno del locale.
Si tratta di un ristorante, meta fissa della comunità internazionale della capitale afghana, che si trova nello stesso isolato dell'ambasciata della Norvegia, e a distanza di meno di un chilometro da molte ambasciate occidentali e dall'ingresso principale del quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf).
L'operazione è stata rivendicata da un portavoce dei talebani secondo cui "nel corso di un attacco suicida in un ristorante dove stavano cenando molte persone è stato ucciso un gran numero di stranieri, fra cui un importante ufficiale tedesco".
Zahir ha detto che lo scontro a fuoco "è durato almeno due ore". Lo stesso alto ufficiale ha indicato che fra le vittime si trovano il proprietario, il manager e una guardia privata della 'Taverne'. La Farnesina ha reso noto di avere disposto verifiche riguardanti i connazionali italiani, mentre il Foreign Office sta controllando una notizia secondo cui fra le vittime vi sarebbe un cittadino britannico.
Uno dei cuochi del ristorante, rifugiatosi al secondo piano dell'edificio, si è messo in comunicazione per telefono con la Tv Tolo confermando la presenza all'interno di due uomini armati. In un drammatico racconto in diretta il cuoco ha detto che quando i militanti sono saliti al piano superiore gridando "Allah Akbar", lui non ha potuto fare altro che saltare dalla finestra, rompendosi le gambe.
Hamid Haidair, un giornalista afghano che è riuscito ad entrare nella 'Taverne' dopo la fine dello scontro a fuoco con le forze di sicurezza, ha detto di avere visto i corpi a terra di almeno quattro donne straniere