Greenpeace, libero su cauzione Cristian D’Alessandro

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L'attivista, arrestato lo scorso settembre per il blitz contro una piattaforma petrolifera, potrà lasciare la Russia in attesa del processo. E' quanto stabilito dal tribunale di San Pietroburgo. Dovrà pagare 45mila euro

Il tribunale distrettuale Kalininsky di San Pietroburgo ha concesso la libertà su cauzione all’attivista italiano di Greenpeace Cristian D’Alessandro, in carcere dallo scorso settembre dopo il blitz a una piattaforma petrolifera di Gazprom nell'Artico. Lo fa sapere la stessa Greenpeace via Twitter. In totale, in due giorni, sono 10 su un totale di 30 gli attivisti di Greenpeace che saranno liberati su cauzione, come hanno deciso i giudici esaminando le richieste dell'accusa di prorogare la detenzione. Un solo militante, australiano, si è visto prolungare la carcerazione per altri tre mesi.



Cauzione di due milioni di rubli (45mila euro) -  Per la liberazione, D'Alessandro, così come gli altri attivisti, dovrà versare entro il 27 novembre una cauzione di due milioni di rubli (45mila euro). La somma, in caso di urgenza, da quanto si è appreso, potrebbe essere anticipata dalla rappresentanza diplomatica italiana. Anche se poi a "saldare il conto" sarà Greenpeace International. Alexander Mukhortov, legale di diversi attivisti, ha dichiarato alla Reuters che gli attivisti stranieri che saranno rilasciati su cauzione potranno lasciare la Russia in attesa del processo, ma saranno obbligati dalla legge a ritornare se convocati dagli investigatori.

Il premier Letta comunica al padre di D’Alessandro la notizia
-  "Appena avuta certezza da S. Pietroburgo ho comunicato al padre di D'Alessandro notizia della liberazione su cauzione del figlio. Primo passo". Così su Twitter il premier Enrico Letta conferma la notizia della libertà su cauzione per l'attivista italiano di Greenpeace.



Notizia che la mamma dell'attivista Raffaella D’Alessandro ha commentato così a a Sky TG24: “E’ il primo passo verso una sentenza che speriamo sia di assoluzione”. Il padre Aristide D’Alessandro ha aggiunto all’agenzia di stampa Ansa: "Sono troppo euforico, datemi il tempo di riprendermi".

Gli attivisti rischiano fino a 7 anni di carcere - La decisione del Tribunale – che finora si era rifiutato di concedere la libertà su cauzione - segna un cambio di rotta nell'atteggiamento di Mosca sulla vicenda. I 30 attivisti di Greenpeace arrestati lo scorso settembre rischiano fino a sette anni di carcere se saranno condannati per vandalismo a causa della protesta, in cui hanno tentato di salire sulla piattaforma offshore, estremamente importante per la Russia per sfruttare le risorse energetiche dell'Artico. Secondo l'associazione ambientalista la corsa alle risorse energetiche dell'Artico minaccia l'ambiente unico e intatto della regione.

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