Siria, distrutto l'arsenale chimico dichiarato dal regime
MondoL'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche: completata la prima fase dello smantellamento: si tratta di "1000 tonnellate di agenti utilizzabili per preparare armi. Sigilli a prova di manomissione"
Sul fronte politico si continua a lavorare in vista della Conferenza di pace Ginevra-2, anche se la scadenza del 23 novembre si avvicina, ma appare difficile portare intorno al tavolo una valida rappresentanza dell'opposizione siriana. Giovedì 31 ottobre la Russia ha fatto sapere che alla guida del Paese accetterebbe qualsiasi persona che abbia la fiducia del suo popolo. Il vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov ha spiegato che Mosca, "nel rispetto dei principi del diritto internazionale e della Carta Onu, non interferisce mai nella questioni interne di uno Stato sovrano. Accettiamo al posto di presidente siriano qualsiasi figura, se questa gode di un'adeguata fiducia da parte della popolazione", ha affermato.#Syria Completes Destruction Activities to Render Inoperable CW Production Facilities and Mixing/Filling Plants http://t.co/VMYvk8xCay
— OPCW (@OPCW) October 31, 2013
Intanto, un fotoreporter polacco, Marcin Suder, sequestrato lo scorso luglio, è riuscito a fuggire ed è già stato rimpatriato. Ne ha dato notizia il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, nel suo account su Twitter. Secondo le prime informazioni, il freelance 34enne non è stato liberato ma è riuscito a eludere la sorveglianza dei suoi rapitori.
Giornalista indipendente che collabora con diversi mezzi di informazioni, Suder era stato sequestrato il 24 luglio nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, probabilmente da un gruppo islamista. Un commando di una quindicina di uomini armati e con il volto coperto lo aveva prelevato da un centro stampa nel villaggio di Saraqeb. Il rapimento non era mai stato rivendicato.