Datagate, la Russia avrebbe spiato i leader del G20

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Secondo Corriere e Stampa nel summit a San Pietroburgo sarebbero stati regalati gadget spia. Il portavoce di Putin: "Tentativo di sviare l'attenzione". Commissione Ue: verificheremo. Letta sarà ascoltato dal Copasir. Minniti: "Problema evidente con Usa"

Al G20 di San Pietroburgo nel settembre scorso i padroni di casa russi avrebbero regalato gadget spia ai partecipanti al summit. Lo scrivono, martedì 29 ottobre, Corriere della Sera e Stampa. Ad insospettirsi per primo sarebbe stato il presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, che al suo rientro a Bruxelles avrebbe consegnato la chiavetta e il cavo Usb ricevuti in dono ai funzionari della sicurezza, i quali avrebbero chiesto una consulenza ai servizi tedeschi. La Commissione europea ha annunciato che sono in corso i controlli. Dmitri Peskov, portavoce di Putin, attacca: "Un chiaro tentativo di sviare l'attenzione da un problema realmente esistente, l'attività di spionaggio Usa oggetto di discussione ora tra le capitali europee e Washington".

Letta sarà ascoltato dal Copasir -
Intanto si cerca di fare chiarezza anche in Italia. La settimana prossima il presidente del Consiglio Enrico Letta dovrebbe essere ascoltato dal Copasir. Mentre il direttore generale del Dis, Giampiero Massolo, ha assicurato la piena adesione da parte dei servizi segreti italiani all'iniziativa europea tesa a "fare chiarezza" e a stabilire "regole future per la collaborazione con gli Stati Uniti". Sulla vicenda è intervenuta anche Emma Bonino: "Obama chiarisca in tempi rapidi", ha chiesto il ministro degli Esteri. Per il sottosegretario Minniti "l'intelligence non può essere una foresta in cui tutto è permesso e non è vero che il fine giustifica i mezzi". Parla di "problema evidente con gli Usa" e di "momento difficile" per i servizi, ed assicura che agli alleati è stato chiesto un chiarimento.

I gadget erano trojan horse - Ancora da chiarire anche la situazione che coinvolgerebbe Mosca. Ad una prima analisi i gadget russi si sarebbero rivelati due "trojan horse", ovvero strumenti per captare dati dal computer e il cellulare. L'indagine sarebbe ancora in corso e non è chiaro se tutti i partecipanti al summit del 5-6 settembre abbiano ricevuto gadget modificati. In particolare, la Commissione europea si è detta "al corrente" di quanto affermato dalla stampa italiana, ma ancora "non può confermare" perché "sono in corso le verifiche".
Le rivelazioni sulle presunte mosse di Mosca arrivano mentre gli Usa continuano a essere sotto accusa per lo scandalo che coinvolge la National Security Agency americana, che avrebbe messo sotto sorveglianza 35 leader mondiali. Proprio in Russia ha trovato asilo Edward Snowden, la talpa dell'Nsa che sta rivelando i dettagli del piano di sorveglianza alla stampa internazionale.

Servizi italiani: "Ragionevole certezza che non siano state spiate telefonate" - Intanto Barack Obama avrebbe già ordinato di fermare i programmi con cui la NSA avrebbe spiato la cancelliera tedesca Angela Merkel e altri leader mondiali. Lo ha scritto ieri il Wall Street Journal. In Italia, invece, secondo i servizi non ci sarebbe alcuna prova che gli Usa abbiano spiato 46 milioni di telefonate, come rivelato dal sito Cryptome. C'è "una ragionevole certezza" che la privacy dei cittadini sia stata rispettata e che non si sia trattato di spionaggio, ma di "monitoraggio". Tuttavia il Copasir chiederà di ascoltare Glenn Greenwald, il giornalista del Guardian autore delle rivelazioni.

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