Germania, Merkel non convince nel faccia a faccia elettorale
MondoNel duello televisivo con il suo sfidante socialdemocratico Peer Steinbrück la Cancelliera gioca in difesa, ma i sondaggi premiano il suo avversario. Quasi assenti temi come Grecia ed Euro si è parlato soprattutto di questioni interne
di David Saltuari
Un leggero vantaggio per lo sfidante. E' questo il risultato del duello televisivo tra Angela Merkel e il candidato della Spd Peer Steinbruck in vista delle elezioni federali del 22 settembre. Secondo i sondaggi effettuati poco dopo la fine della messa in onda, alla domanda "chi ti ha convinto di più" Steinbrueck si porta a casa un 49% contro il 44% della Canceliera, incassando soprattutto un buon risultato tra gli elettori che si erano dichiarati indecisi (52% contro il 38%). Difficile però che il duello televisivo cambi gli equilibri elettorali, con la Cdu della Merkel che ha più di 15 punti di vantaggio sui socialdemocratici.
In onda su quattro reti - Il faccia a faccia televisivo era molto atteso in una campagna elettorale che, data la quasi sicura riconferma della Cancelliera, si è caratterizzata per i toni bassi e che potrebbe portare a uno dei tassi di affluenza più bassi nella storia tedesca. Andato in onda in contemporanea sulle due reti pubbliche, Zdf e Ard, e su due private, Rtl e Pro7, il duello è stato moderato da quattro conduttori: tre giornalisti e Stefan Raab, conduttore televisivo di reality molto amato in Germania. Una scelta, è stato detto, fatta per avvicinare la politica al pubblico più giovane.
Poca Europa, molti temi interni - Alla fine gli elettori non sono stati delusi. I due candidati (che, va ricordato, non vengono eletti direttamente ma vengono indicati dai rispettivi partiti come propria scelta per un eventuale cancellierato) non si sono risparmiati stoccate e punture di spillo. E l'hashtag #tvduell diventa ben presto trending topic mondiale. A dominare sono soprattutto temi interni: il livello delle tasse, che la Steinbrueck vorrebbe aumentare per i più ricchi, la proposta dei bavaresi della Cdu di un pedaggio autostradale per gli stranieri, il sistema sanitario. Molto marginali invece temi come Euro e Grecia. Proprio su Atene la Merkel ribadisce che il suo dovere di Cancelliera è continuare a fare pressioni perché la Grecia faccia le riforme e conferma poi una nuova tranche di aiuti per il 2015. Mentre Steinbrueck (il cui partito ha appoggiato tutte le politiche su questo tema della Cdu) paragona il paese ellenico alla Germania del 1945 e chiede un piano Marshall per i paesi più deboli dell'area euro: "La cura non può uccidere il paziente. Bisogna anche pensare alla crescita".
Merkel in difficoltà sul caso Snowden - Entrambi i candidati riescono a tenere i propri punti. L'unico momento di difficoltà per la Merkel arriva quando si parla dello scandalo Nsa, un tema molto sentito in Germania. "La Cancelliera venuta meno al suo giuramento" aveva accusato nei giorni scorsi Steinbrueck che ribadisce le sue accuse: "Non sono stati difesi abbastanza i diritti dei cittadini tedeschi". La Merkel gioca in difesa: rivendica che sul suolo tedesco nessuno può venire spiato dall'intelligence Usa. Ma deve ammettere che le comunicazioni dei cittadini tedeschi, quando escono dai confini nazionali, sono vulnerabili. Quando le viene chiesto se “una mail mandata da Berlino a New York è sicura”, deve ammettere di no. E Steinbrueck lancia l'affondo e ricorda: "Una comunicazione da Bonn a Berlino è molto probabile che passi per un server americano. E quindi è intercettabile".
Merkel possibilista su Grosse Koalition con la Spd - Ma alla fine del dibattito, quando si parla di alleanza, Merkel si lancia in una possibile apertura per un governo di larghe intese con la Spd, nel caso in cui i suoi alleati della Fdp avessero un risultato deludente. "Certo che mi auguro di rinnovare l'alleanza cristiano-liberale – dice la Cancelliera - ma mi stupisce questa chiusura della Spd alla possibilità di una Grosse Koalition. Bisogna pensare innanzitutto all'interesse del Paese". Un'ipotesi che viene rigettata dal suo avversario Steinbrueck, ma che in realtà sembra fare sempre più presa tra gli elettori. Stefan Raab, l'unico non giornalista tra i quattro conduttori, a un certo punto si rivolge al candidato Spd e chiede: "Ma se volessi un governo con Merkel cancelliere e lei ministro dell'Economia per chi dovrei votare?". Una domanda che si fanno molti tedeschi.
Un leggero vantaggio per lo sfidante. E' questo il risultato del duello televisivo tra Angela Merkel e il candidato della Spd Peer Steinbruck in vista delle elezioni federali del 22 settembre. Secondo i sondaggi effettuati poco dopo la fine della messa in onda, alla domanda "chi ti ha convinto di più" Steinbrueck si porta a casa un 49% contro il 44% della Canceliera, incassando soprattutto un buon risultato tra gli elettori che si erano dichiarati indecisi (52% contro il 38%). Difficile però che il duello televisivo cambi gli equilibri elettorali, con la Cdu della Merkel che ha più di 15 punti di vantaggio sui socialdemocratici.
In onda su quattro reti - Il faccia a faccia televisivo era molto atteso in una campagna elettorale che, data la quasi sicura riconferma della Cancelliera, si è caratterizzata per i toni bassi e che potrebbe portare a uno dei tassi di affluenza più bassi nella storia tedesca. Andato in onda in contemporanea sulle due reti pubbliche, Zdf e Ard, e su due private, Rtl e Pro7, il duello è stato moderato da quattro conduttori: tre giornalisti e Stefan Raab, conduttore televisivo di reality molto amato in Germania. Una scelta, è stato detto, fatta per avvicinare la politica al pubblico più giovane.
Poca Europa, molti temi interni - Alla fine gli elettori non sono stati delusi. I due candidati (che, va ricordato, non vengono eletti direttamente ma vengono indicati dai rispettivi partiti come propria scelta per un eventuale cancellierato) non si sono risparmiati stoccate e punture di spillo. E l'hashtag #tvduell diventa ben presto trending topic mondiale. A dominare sono soprattutto temi interni: il livello delle tasse, che la Steinbrueck vorrebbe aumentare per i più ricchi, la proposta dei bavaresi della Cdu di un pedaggio autostradale per gli stranieri, il sistema sanitario. Molto marginali invece temi come Euro e Grecia. Proprio su Atene la Merkel ribadisce che il suo dovere di Cancelliera è continuare a fare pressioni perché la Grecia faccia le riforme e conferma poi una nuova tranche di aiuti per il 2015. Mentre Steinbrueck (il cui partito ha appoggiato tutte le politiche su questo tema della Cdu) paragona il paese ellenico alla Germania del 1945 e chiede un piano Marshall per i paesi più deboli dell'area euro: "La cura non può uccidere il paziente. Bisogna anche pensare alla crescita".
Merkel in difficoltà sul caso Snowden - Entrambi i candidati riescono a tenere i propri punti. L'unico momento di difficoltà per la Merkel arriva quando si parla dello scandalo Nsa, un tema molto sentito in Germania. "La Cancelliera venuta meno al suo giuramento" aveva accusato nei giorni scorsi Steinbrueck che ribadisce le sue accuse: "Non sono stati difesi abbastanza i diritti dei cittadini tedeschi". La Merkel gioca in difesa: rivendica che sul suolo tedesco nessuno può venire spiato dall'intelligence Usa. Ma deve ammettere che le comunicazioni dei cittadini tedeschi, quando escono dai confini nazionali, sono vulnerabili. Quando le viene chiesto se “una mail mandata da Berlino a New York è sicura”, deve ammettere di no. E Steinbrueck lancia l'affondo e ricorda: "Una comunicazione da Bonn a Berlino è molto probabile che passi per un server americano. E quindi è intercettabile".
Merkel possibilista su Grosse Koalition con la Spd - Ma alla fine del dibattito, quando si parla di alleanza, Merkel si lancia in una possibile apertura per un governo di larghe intese con la Spd, nel caso in cui i suoi alleati della Fdp avessero un risultato deludente. "Certo che mi auguro di rinnovare l'alleanza cristiano-liberale – dice la Cancelliera - ma mi stupisce questa chiusura della Spd alla possibilità di una Grosse Koalition. Bisogna pensare innanzitutto all'interesse del Paese". Un'ipotesi che viene rigettata dal suo avversario Steinbrueck, ma che in realtà sembra fare sempre più presa tra gli elettori. Stefan Raab, l'unico non giornalista tra i quattro conduttori, a un certo punto si rivolge al candidato Spd e chiede: "Ma se volessi un governo con Merkel cancelliere e lei ministro dell'Economia per chi dovrei votare?". Una domanda che si fanno molti tedeschi.