Egitto: almeno 25 morti nel venerdì di protesta

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(Getty)

Migliaia in piazza a sostegno dell'ex presidente Morsi. I militari avrebbero sparato sui manifestanti. Ma l'esercito nega. Sciolto il Parlamento. La Farnesina sconsiglia i viaggi nel Paese. Attesa una nuova mobilitazione per oggi 6 luglio

Sono almeno 25 le vittime provocate dagli scontri in Egitto di venerdì 5 luglio (FOTO - TUTTI I VIDEO). Le violenze sono scoppiate tra i sostenitori dell'ormai ex presidente Morsi i suoi oppositori e anche con i militari, accusati dai Fratelli Musulmani di aver orchestrato un colpo di stato. In migliaia sono scesi in piazza in diverse città del Paese per manifestare il proprio sostegno a Morsi, deposto dai militari il 3 luglio. Nelle stesse ore il nuovo presidente Mansour ha sciolto il Parlamento. Secondo alcune testimonianze, nella Capitale i militari avrebbe aperto il fuoco contro i manifestanti nei pressi della sede della Guardia Repubblicana. Ma l'esercito ha negato.
Intanto l'Unione africana ha sospeso il Paese da tutte le attività mentre la Farnesina ha sconsigliato i viaggi al Cairo, Alessandria, Suez, Ismailia, Port Said, delta del Nilo e Nord Sinai.

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